Andorra , mercoledì, 21. aprile, 2021 17:25 (ACI Stampa).
"Prima di tutto, voglio ricordare le tante vittime e i milioni di malati a causa del Covid19. Prego per loro e per i loro parenti. La pandemia non ha fatto distinzioni e ha colpito persone di tutte le culture, credo, stato sociale ed economico". Così scrive Papa Francesco in una lettera inviata al Segretario Generale della Segreteria Generale Iberoamericana, Rebeca Grynspan Mayufis, e letta ai partecipanti al XXVII Vertice Iberoamericano in corso ad Andorra - in diretta streaming - dal 20 al 21 aprile 2021.
Il Vertice si occupa delle sfide poste dalla pandemia da Covid19 e il Papa ricorda subito nella lettera "il duro lavoro di medici, infermieri, personale sanitario, cappellani e volontari, che in questi tempi difficili, oltre a curare i malati, a rischio della loro vita, sono stati a loro volta familiari o amici che mancavano".
Del Vertice fanno parte 22 Paesi, più nove osservatori
Poi il Papa ribadisce la sua posizione in merito ai vaccini. "Riconoscendo gli sforzi nella ricerca di un vaccino efficace contro il Covid-19 in breve, desidero ribadire che l'immunizzazione estesa dovrebbe essere considerata un bene comune universale , una nozione che richiede azioni concrete che ispirino l'intero processo di ricerca, produzione e distribuzione di vaccini", scrive ancora il Papa nella lettera in lingua spagnola.
Per il Pontefice la distribuzione dei vaccini deve essere "equa, non basata su criteri puramente economici, ma tenendo conto dei bisogni di tutti, soprattutto dei più vulnerabili e bisognosi".