Roma , sabato, 17. aprile, 2021 11:04 (ACI Stampa).
Semplicità e comprensione del Vangelo sono i due criteri che il cardinale Bassetti suggerisce per affrontare la salvaguardia del Creato.
Lo ha ricordato nel saluto al convegno “Custodire le nostre Terre” che si svolge oggi per iniziativa della Commissione Episcopale per il servizio della carità e la salute, della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, degli Uffici Nazionali per la pastorale della salute e per i problemi sociali e il lavoro, e della Caritas italiana.
La “gestibilità” della vita è la semplicità: “ridurre agli elementi essenziali la vita dell’uomo, e al tempo stesso togliere una serie di sovrastrutture, mentali o indotte da una cultura del superfluo. In termini evangelici, si tratta di convertirsi e diventare come bambini, per entrare nel Regno dei cieli .
Il secondo criterio è quello di una comprensione dei fatti inserita nell’annuncio del Vangelo e nella fede: concreta, intelligente, operosa, non inerte, tantomeno indifferente. L’appello che nasce dalla convocazione di oggi è quello di agire essendo chiamati da Cristo a rispondere alla domanda essenziale: quando hai fatto, o non hai fatto, qualcosa al più piccolo dei miei fratelli, l’hai fatto, o non lo hai fatto, a Me”.
E prosegue Bassetti: “ La Chiesa è non solo chiamata a leggere i segni dei tempi, ma a proporsi come interlocutore preparato e credibile nei confronti di un mondo che chiede risposte alla “domanda di senso” che nasce nella e dalla storia.” Ed è per questo che “la riflessione sulla dimensione della salute, e della pastorale della salute, vuole offrire un contributo specifico alle domande che la nostra amata Nazione si sta ponendo oggi sul tema dell’ambiente, della salvaguardia della salute, soprattutto della correlazione tra inquinamento dell’ambiente, inquinamento dei corpi e inquinamento delle coscienze”.