Faisalabad , venerdì, 16. aprile, 2021 10:00 (ACI Stampa).
Si chiamano Marian Lai e Navish Arooj le due infermiere di Faisalabad che sono state messe sotto accusa per blasfemia in Pakistan. Le due donne avrebbero strappato da un armadio un adesivo che recava dei versi del Corano. È l’ennesimo caso di due donne cristiane che rischiano di essere condannate per presunto vilipendio alla religione. Il caso più famoso è quello di Asia Bibi, che dopo essere stata condannata a morte, è stata liberata nel 2019 dopo un lungo calvario. Secondo dati di inizio 2020 della National Commission for Justice and Peace, un organo legato alla Conferenza Episcopale Pakistana, sono 187 i cristiani attualmente sotto accusa per blasfemia.
Le due infermiere sono accusate secondo il codice penale 295 B, e c’è – ha segnalato l’agenzia di Propaganda Fide Fides – un primo rapporto di indagine (FIR n. 371 / 21) depositato il 9 aprile su istanza presentata dal dottor Mirza Mohammed Ali, sovrintendente medico dell’ospedale civile di Faisalabad. Secondo Mirza, Navish Arooj ha rimosso un adesivo recante scritte del Corano da un armadio, e oo ha consegnato poi a Maryam, che lo ha nascosto quando ha visto Rukhsana, una caposala, andare verso di loro.
Rukhsan avrebbe chiesto spiegazioni del gesto, ma Maryam non avrebbe saputo dare risposta. La segretaria avrebbe dunque preso l’adesivo in custodia e scattato delle foto, e il giorno successivo ha riferito l’episodio all’amministratore dell’ospedale e l’ispettore sanitario Faisal Yaqooh. Insieme hanno deciso di denunciare le infermiere per blasfemia.
La decisione non è rimasta senza conseguenze: Muhammed Waqas, uno dei ragazzi del reparto, ha persino cercato di uccidere Maryam con un coltello, ferendola al braccio. Le due infermiere sono sotto custodia della polizia.
Maryam Lai è madre single di una ragazza adolescente, mentre Navish Aroj è fidanzata, e il matrimonio è programmato in due settimane.