Città del Vaticano , sabato, 10. aprile, 2021 14:00 (ACI Stampa).
Suor Faustina Kowalska e Giovanni Paolo II, due vite che si intrecciano nel culto della Divina Misericordia. Aci Stampa sulle due figure, ha intervistato monsignor Paweł Ptasznik responsabile della sezione polacca della Segreteria di Stato della Santa Sede - su questo affascinante tema. Ptasznik è stato tra i collaboratori più stretti di san Giovanni Paolo II negli ultimi dieci anni del suo pontificato. Il ricordo di Wojtyla rivive sempre fervido
Da dove sorge l’interesse di Karol Wojtyła per la sua particolare devozione alla Divina Misericordia?
Allora, prima di tutto è importante andare a ritroso nel tempo. E’ il 5 ottobre 1938, quando a Cracovia, all’età di 33 anni, muore suor Faustina Kowalska. Karol Wojtyła, insieme al padre, arriva a Cracovia nell’estate dello stesso anno. Non abbiamo notizie certe per sapere se ha avuto modo di conoscere la veggente di persona, ma sicuramente conosceva il messaggio da lei trasmesso, che era già abbastanza diffuso allora sia a Vilnius, che a Plock, che a Cracovia. Il 1 settembre del 1939 scoppia la guerra e l’occupazione nazista, tedesca della Polonia. Karol non può più frequentare l’università, ma continua l’attività culturale e religiosa presso la chiesa parrocchiale di Dębniki. Nello stesso tempo, per non essere deportato in Germania, intraprende il lavoro nella cava di pietra, situata nei pressi del monastero di Łagiewniki. Era per lui un periodo di continuo avvicinamento al messaggio di suor Faustina. Nel 1951, l’Arcivescovo di Vilnius Romuald Jałbrzykowski, trasferitosi nel 1945 in Polonia a causa dell’occupazione sovietica della Lituania, lo stesso che ha iniziato il culto dell’immagine di Gesù misericordioso in quella città, improvvisamente si è espresso negativamente circa il culto della Divina misericordia. Le sue perplessità circa la possibilità di venerare un solo attributo di Dio sono state riprese da alcuni altri vescovi polacchi e in seguito dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, che nel 1959 con un decreto proibiva la propaganda del culto di Dio nella Sua Misericordia secondo la forma di Suor Faustina. Questo significava anche il divieto di pubblicazione del Diario.
E, in questo punto della storia, “entra in gioco” il vescovo Wojtyła.
Precisamente! Infatti, Karol Wojtyła, già da un anno vescovo ausiliare di Cracovia, rimane alquanto sorpreso da tale decisione. Diventato nel 1963 Arcivescovo Metropolita di Cracovia si informa a Roma su che cosa si possa fare per riesaminare il caso. E gli viene consigliato - così - di aprire il processo della beatificazione di Suor Faustina, per poter presentare una nuova versione della traduzione del Diario e di altri suoi scritti all’esame della Congregazione delle cause dei santi. Fu proprio grazie a questa nuova edizione - curata dal suo amico, noto professore di teologia dogmatica Ignacy Różycki - che il 5 aprile 1978, la Congregazione pubblica la notifica, con la quale revoca il decreto precedente. Il 19 giugno 1981, viene decretata la continuazione del processo di beatificazione. Il 7 marzo 1992 Giovanni Paolo II firma il decreto sull’eroicità delle virtù della Kowalska, e il 21 dicembre 1992 pubblica il decreto sul miracolo avvenuto per la sua intercessione. L’anno seguente, il 18 aprile 1993 avviene la beatificazione e il 30 aprile del 2000 la canonizzazione.