Roma , domenica, 11. aprile, 2021 17:00 (ACI Stampa).
A chiudere il pellegrinaggio stazionale è sempre la chiesa di San Pancrazio al Gianicolo. Si chiude così l’ Ottava di Pasqua e si arriva alla domenica in albis. I battezzati nelle notte di Pasqua deponevano le vesti bianche battesimali e iniziavano la vita da cristiani. Oggi si celebra la Domenica della Divina Misericordia per volontà di Giovanni Paolo II, ma il ricordo della liturgia dei primi secoli non viene dimenticato.
Nella Basilica martiriale di san Pancrazio sulla via Aurelia tradizionalmente si rinnovavano le promesse battesimali. Il giovane martire era già considerato "difensore" dei giuramenti e delle promesse. Nel cuore di Monteverde a Roma, poco fuori la porta Aurelia, la basilica martiriale paleocristiana, San Pancrazio è inserita in una vasta area funeraria all’aperto che comprende una catacomba.
La basilica fu costruita per volere di Papa Simmaco (498-514) sul luogo di sepoltura del famoso martire giovinetto, venerato come vendicatore e custode dei giuramenti.
Normalmente la cerimonia di oggi vedeva la partecipazione di diverse associazioni giovanili dell'Azione Cattolica nell'ultima processione stazionale nella quale, e in luogo delle invocazioni penitenziali, risuonava festoso l’Alleluia. A causa del covid tutto questo è sospeso e la liturgia è inserita nella messa delle 16.30.
Ma la cerimonia è ricordata da San Gregorio di Tours, che racconta come i cittadini di Roma potevano accedere alla tomba del Martire Pancrazio nella sua basilica sul Gianicolo.