Roma , venerdì, 9. aprile, 2021 12:30 (ACI Stampa).
Tre punti di soccorso nelle parrocchie locali in Indonesia, per distribuire cibo ed acqua alla popolazione devastata da alluvioni improvvise: la Caritas si mobilita per portare sollievo alla popolazione, prostrata da alluvioni che hanno causato finora oltre 130 morti.
Le alluvioni e improvvise frane sono state provocate dal ciclone tropicale Seroja, che ha riversato acqua per quattro giorni consecutivi. La situazione è esplosa la sera di Pasqua, colpendo moltissime zone tra l’isola di Flores, l’isola di Sumba e la parte occidentale dell’isola di Timor.
Caritas Indonesia sin dalle prime ore dell’emergenza è intervenuta coordinando gli interventi delle Caritas locali di Flores (Larantuka, Ende e Ruteng), di Timor (Kupang, Atambua) e di Sumba (Weetabula). Fredy Rante Taruk, direttore di Caritas Indonesia, ha sottolineato che "la zona più colpita è quella di Larantuka, da dove ancora non si hanno informazioni chiare date le difficoltà di comunicazione per l’elettricità che va e viene e per la connessione telefonica debole", mentre "molte strade sono ancora inaccessibili e l’isola di Adonara, dove i danni sono stati maggiori, è difficilmente raggiungibile. Abbiamo già attivato una raccolta fondi nella nostra rete Caritas indonesiana. Molte famiglie non hanno più un posto dove potersi riparare".
L’Indonesia è molto spesso colpita da questo tipo di emergenze naturali, ma questo episodio è stato particolarmente violento e le sue conseguenze sono più gravi del solito. Danni e distruzioni sono avvenuti anche a Timor Est, molto vicino alla zona attraversata dal ciclone tropicale, che ora sta proseguendo la sua corsa a sud dell’Indonesia.
Caritas sottolinea che "l’intero Paese non sembra avere tregua. Questa nuova emergenza è infatti arrivata dopo il terremoto che ha colpito pochi mesi fa la zona di Mamuju e a ridosso dell’attacco terroristico suicida nella cattedrale cattolica di Makassar durante le celebrazioni della Domenica delle Palme. Tutto questo mentre sono oltre 1,5 milioni i contagi da Covid-19 e quasi 42.000 i decessi".