Città del Vaticano , giovedì, 8. aprile, 2021 12:30 (ACI Stampa).
In un messaggio affidato al Cardinale Peter Turkson, prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, Papa Francesco si rivolge al Fondo Monetario Internazionale, chiedendo di dare ai poveri il potere di decidere del loro destino, specialmente oggi che i disequilibri mondiali si sono acuiti a causa della pandemia.
Nella sua lettera, Papa Francesco auspica che gli incontri dell’FMI contribuiscano a un modello di “recupero” capace di “generare soluzioni nuove, più inclusive e sostenibili per supportare l’economia reale e assistere individui e comunità a raggiungere le loro più profonde aspirazioni e il bene comune universale”.
Il recovery (recupero) non significa, per Papa Francesco, “tornare a un modello diseguale e insostenibile in cui una piccola minoranza della popolazione mondiale detiene metà della sua ricchezza”.
Papa Francesco sottolinea che si deve cominciare con le relazioni umane, per poi arrivare alle relazioni finanziarie, tutte da definire attraverso una cultura dell’incontro, che porti ad un “piano globale che possa creare nuove istituzioni o rigenerarne di nuove, e in particolare quelle di governance globale”.
E questo “significa necessariamente “dare alle nazioni più povere e meno sviluppate un ruolo efficace nel processo decisionale e facilitare il loro accesso al mercato internazionale”, mentre c’è anche bisogno di “sollevare dal peso del debito estero esacerbato dalla pandemia” le nazioni più povere è, per Papa Francesco, un “gesto profondamente umano che può aiutare le persone a sviluppare e avere accesso a vaccini, salute, educazione e lavoro”.