Città del Vaticano , mercoledì, 7. aprile, 2021 9:35 (ACI Stampa).
Dopo essersi concentrato sul Triduo pasquale, il Papa riprende il ciclo di catechesi sulla preghiera e incentra la meditazione di oggi sul tema: “Pregare in comunione con i santi”. Dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico Francesco commenta: "Oggi vorrei soffermarmi sul legame tra la preghiera e la comunione dei santi. In effetti, quando preghiamo, non lo facciamo mai da soli: anche se non ci pensiamo, siamo immersi in un fiume maestoso di invocazioni che ci precede e che prosegue dopo di noi".
"Nelle preghiere che troviamo nella Bibbia, e che spesso risuonano nella liturgia, c’è la traccia di antiche storie, di prodigiose liberazioni, di deportazioni e tristi esili, di commossi ritorni, di lodi sgorgate davanti alle meraviglie del creato... E così queste voci si tramandano di generazione in generazione, in un continuo intreccio tra l’esperienza personale e quella del popolo e dell’umanità a cui apparteniamo", dice il Papa.
Per Francesco "le preghiere, quelle buone, sono diffusive, si propagano in continuazione, con o senza messaggi sui social: dalle corsie di ospedale, dai momenti di ritrovo festoso come da quelli in cui si soffre in silenzio... Il dolore di ciascuno è il dolore di tutti, e la felicità di qualcuno si travasa nell’animo di altri".
"Le preghiere rinascono sempre - sottolinea il Pontefice - ogni volta che congiungiamo le mani e apriamo il cuore a Dio, ci ritroviamo in una compagnia di santi anonimi e di santi riconosciuti che con noi pregano, e che per noi intercedono, come fratelli e sorelle maggiori transitati per la nostra stessa avventura umana. I santi sono ancora qui, non lontani da noi; e le loro raffigurazioni nelle chiese evocano quella nube di testimoni che sempre ci circonda".
Francesco è convinto: "Il primo modo di pregare per qualcuno è parlare a Dio di lui o di lei. Se facciamo questo frequentemente, ogni giorno, il nostro cuore non si chiude, rimane aperto ai fratelli. Pregare per gli altri è il primo modo di amarli e ci spinge alla vicinanza concreta".