Città del Vaticano , venerdì, 2. aprile, 2021 14:00 (ACI Stampa).
Sono passati 16 anni da quando Giovanni Paolo II ci ha lasciato. Molti giovani non lo hanno mai conosciuto. Anche i “millenials” non sanno di fatto chi é. Eppure tanto del suo Magistero è ancora da rileggere e scoprire.
Il Venerdì Santo del 2005 il Papa seguiva la Via Crucis dalla Cappella privata con una croce sulle spalle. La croce era un’opera fatta in Polonia, a Stefkowa, sui monti Bieszczady.
Una croce con una storia speciale. Quella di Janina Trafalska, che all'età di 29 anni aveva vissuto una grande tragedia: era caduta dalla finestra e si era danneggiata la spina dorsale. Divenne invalida. Aveva subito molti mesi di cure. Durante questo periodo, il marito di Janina - Stanisław - faceva la sua Via Crucis sui monti Bieszczady, cosa che raccontò a sua moglie solo anni dopo. Dopo aver terminato la terapia, la donna polacca si ribellò; aveva rancore contro Dio, voleva isolarsi dalle persone. Le parole di incoraggiamento non la aiutavano; Janina non riusciva a capire perché le fosse successo e perché i suoi sogni fossero stati rovinati.
Nel 1996 Stanisław Trafalski aveva scolpito due croci: ne offerse una al sacerdote di Rzeszów, l'altra a sua moglie.
Una volta il sindaco della cittadina era venuto iu Vaticano. Chiese a Stanisław di realizzare qualcosa per Giovanni Paolo II. La signora Trafalska decise di donare al Papa la propria croce. E Così è giunta a Roma. Giovanni Paolo II la donò al suo segretario, Don Mieczysław Mokrzycki, attualmente Arcivescovo in servizio in Ucraina.