Città del Vaticano , martedì, 30. marzo, 2021 14:00 (ACI Stampa).
Quello degli sfollati climatici è “un dramma dei nostri tempi” di cui la Chiesa si deve prendere cura, togliendo “uno per uno quei massi che bloccano il cammino degli sfollati, ciò che li reprime e li emargina, che impedisce loro di lavorare e di andare a scuola, ciò che li rende invisibili e nega loro la dignità”. Papa Francesco firma la prefazione dell’ultimo testo della Sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. Un testo che mette in luce la difficile situazione di un particolare tipo di sfollati, quelli che vanno via a causa dei cambiamenti climatici che rendono inabitabile il loro territorio.
Dopo il testo del 2020 dedicato agli sfollati interni, la Sezione Migranti e Rifugiati mette in luce un’altra particolare categoria degli ultimi. Perché gli sfollati possono diventare rifugiati. Ma, a differenza dei rifugiati, spesso non entrano nelle statistiche. Sono gli ultimi tra gli ultimi. Gli sfollati climatici, tra l’altro, sono una categoria ancora poco considerata.
Eppure, il tema della “crisi del clima”, come adesso viene chiamata, sembra essere diventato centrale anche nei consessi internazionali, con moltissimi rapporti ONU dedicati non solo al clima, ma anche alla risposta della popolazione di fronte ai cambiamenti climatici. Sono testi che il documento della Sezione Migranti e Rifugiati non manca di citare, numeri che poi devono tramutarsi in orientamenti pastorali perché la Chiesa non opera con le statistiche, ma con le persone.
Il testo prefato da Papa Francesco si divide in dieci capitoli, che affrontano vari temi: dalla necessità di riconoscere il nesso tra crisi climatica e spostamento alla volontà di promuovere ricerca accademica sul tema, passando per la cura pastorale tout court, la preparazione delle persone allo sfollamento, ma anche le azioni sui governi, con azioni per promuovere l’inclusione e l’integrazione e altre che mirano ad influenzare i processi decisionali e cooperare nella pianificazione e nell’azione strategiche.
Ognuno dei capitoli presenta una introduzione, le sfide, delle risposte che sono in realtà buone pratiche e prospettive future. Tutto viene intervallato con brani del Magistero di Papa Francesco. È un lavoro molto tecnico, che usa dati delle organizzazioni internazionali, e che lascia molto alla creatività pastorale di ciascuno.