Zagabria , giovedì, 25. marzo, 2021 18:00 (ACI Stampa).
Patriarca nuovo, diatribe vecchie. Appena insediatosi come Patriarca della Chiesa Ortodossa Serba, in una intervista, Porfirije ha fatto sapere che ha in mano lettere del Cardinale Aloijzije Stepinac a Pio XII che sarebbero, a suo dire, “problematiche”. E non si è fatta attendere la la risposta di monsignor Juraj Batleja, postulatore della causa di canonizzazione. Che ha sfidato il patriarca ortodosso a dire apertamente quali parti delle lettere del Cardinale Stepinac a Pio XII possano essere problematiche, sottolineando, per tutta risposta, che gli ortodossi che volevano testimoniare a favore di Stepinac dopo la guerra furono minacciati.
Non si è placata nemmeno con l’insediamento del nuovo patriarca la polemica che vede la Chiesa Ortodossa Serba contro l’eventuale canonizzazione del Cardinale Aloizije Stepinac. La canonizzazione era ormai pronta, con miracolo riconosciuto. La Chiesa Ortodossa Serba ha però sollevato dubbi sull’operato del Cardinale durante la guerra, accusandolo di collaborazionismo con i nazisti. Papa Francesco, anche in virtù dei buoni rapporti che aveva con il Patriarca Irenej, ha messo su una commissione mista cattolico-ortodossa e fugare i dubbi di Belgrado sull’operato del Cardinale dopo la guerra. La commissione non ha cambiato le divergenze, il Papa sembra aver deciso di non procedere. Ma, con la morte del Patriarca Irenej e l’elezione come suo successore di Porfirije, considerato da molti un uomo di dialogo con la Chiesa cattolica, si pensava che alcune divergenze potessero essere appianate. Non è così.
Monsignor Batelja ha sottolineato come, non definendo quali passaggi delle lettere di Stepinac a Pio XII sarebbero problematici, il patriarca Porfirije dia l’impressione che anche “l’opinione pubblica croata sia divisa”. “Non credo – ha aggiunto - che possa esserci l'intenzione di un patriarca di creare sfiducia tra i cattolici in Croazia e il successore di Pietro a Roma, e tra i cattolici e il beato. Alojzije Stepinac - ancor meno che vuole approfondire la sfiducia tra il popolo croato e quello serbo”.
Monsignor Batelja ha quindi fatto sapere che gli esperti hanno già espresso giudizio teologico e storico sulle lettere del Cardinale Stepinac a Pio XII, e “non c'è nulla in nessuna lettera contro la fede e la morale cristiana. Non ci sono passaggi problematici; non sollevano controversie; tanto meno fanno dubitare della coscienza pulita e della santità di Alojzije Stepinac”.
Ha aggiunto il postulatore: “L'arcivescovo Stepinac ha torto quando implora il Papa di essere vicino ai fedeli cattolici in Croazia ?! È problematico che abbia informato il Papa sulle opportunità fatali per la Chiesa nel suo popolo? Ha tradito la sua vocazione chiedendo al Papa protezione per il popolo croato e aiutato a preservarne l'identità religiosa e nazionale?”