Roma , lunedì, 22. marzo, 2021 18:00 (ACI Stampa).
Nel quartiere Trionfale a Roma la solennità di San Giuseppe fa rivivere ogni anno la forza della fede delle origini della comunità. L’impegno dei sacerdoti e delle suore figli e figlie di Don Guanella che con il sostegno di San Pio X hanno evangelizzato quei prati alle pendici di Monte Mario.
Il Primo iscritto alla Pia Unione del Transito di San Giuseppe di cui ci ha parlato il direttore don Bruno Capparoni, è stato proprio il Papa. Anche Benedetto XVI si iscrisse seguito da molti santi. Sacerdoti, vescovi, laici, uomini e donne che da ogni parte del mondo mandavano la loro iscrizione. Come tenere i contatti con tutti? Come dare notizie della vita a San Giuseppe?
Nasce la rivista La Santa Crociata, come ci racconta ancora don Bruno.
“Nel 1914 il sacerdote guanelliano incaricato di seguire la Pia Unione, don Cesare Pedrini, diede vita ad un bollettino mensile a cui diede il nome di Santa Crociata in onore di san Giuseppe. Il nome risponde ai gusti di un'epoca diversa dalla nostra, ma in fondo è bella l'idea di fare una "battaglia" con la preghiera. La preghiera è una forza, è un'arma... Penso che papa Francesco, nel suo quotidiano impegno per la pace, non disdegnerebbe una "guerra di preghiera".
La rivista mensile ha continuato a vivere fino ad oggi ed è inviata agli iscritti alla Pia Unione. Si propone di mantenere viva la devozione a san Giuseppe e di sviluppare tematiche e riflessioni collegate con la sua figura. Esso sono: la famiglia, l'educazione dei figli, il lavoro, la sofferenza e la malattia. Sul versante più spirituale, tematiche presenti ne La Santa Crociata sono la preghiera, le devozioni cristiane, la carità. Ovviamente si tratta di una rivista divulgativa, uno strumento semplice per gente semplice”.