Città del Vaticano , sabato, 20. marzo, 2021 13:00 (ACI Stampa).
L’Ecuador si consacrò al Sacro Cuore di Gesù il 25 marzo 1873, e fu il primo Paese al mondo a farlo. Con l’occasione, si costruì a Quito, la capitale del Paese, una grande basilica dedicata al Voto Nazionale. E sarà quello uno dei luoghi centrali del 53esimo Congresso Eucaristico Internazionale, che si terrà a Quito nel 2024. Secondo un comunicato del Comitato dei Congressi Eucaristici Internazionali, “tale grande riunione ecclesiale manifesterà la fecondità dell’Eucaristia per l’evangelizzazione e il rinnovamento della fede nel continente Latino-americano”.
Dopo Budapest il prossimo settembre (sarebbe stato l’anno scorso, è stato rinviato a causa della pandemia), ci sarà dunque un Congresso Eucaristico Internazionale in America Latina.
I Congressi Eucaristici internazionali sono nati a seguito del fiorire delle opere per la devozione della Santissima Eucarestia nate soprattutto in Francia a partire dal XIX secolo, che fanno scaturire nel 1875 l’Opera dei Congressi Eucaristici Internazionali, nata grazie ad una laica, Émilie-Marie Tamisier (1834-1910) già discepola di san Pier Giuliano Eymard (1811-1868) e di Antoine Chevrier (1826-1879), sostenuta ed incoraggiata da mons. Gaston de Ségur (1820-1880), uno degli apostoli della devozione eucaristica in Francia e significativo rappresentante dell’intransigentismo cattolico.
I Congressi furono inizialmente “pellegrinaggi di riparazione” ai santuari che conservavano la memoria dei miracoli eucaristici del passato, cui si volevano aggiungere delle sessioni di studio per celebrare dei veri Congressi che avrebbero dovuto raggiungere una dimensione internazionale.
Era difficile farlo, anche per non contrapporsi ai radicali al governo. Ma i cattolici del Nord della Francia avevano opere fiorenti, e il 25 aprile 1881, con una lettera circolare, si invitarono i cattolici del mondo intero al Congresso eucaristico che si sarebbe dovuto tenere a Lille nel successivo mese di giugno. Non fu una grande partecipazione, ma superò le previsioni, accogliendo anche rappresentanze di otto Paesi stranieri.