Roma , martedì, 9. marzo, 2021 12:30 (ACI Stampa).
Dal 1° marzo al 30 novembre 2020 sono 206 i sacerdoti diocesani italiani che muoiono a causa diretta o meno dell’azione del Covid-19. Questo il dato, freddo e duro. Lo ricorda Riccardo Benotti, caposervizio del SIR l’agenzia di informazione dei vescovi italiani.
E per rendere questo dato meno freddo Benotti ha scritto un libro appena arrivato in libreria. “Covid-19: preti in prima linea”, edito da San Paolo ha due illustri prefazioni. Una del cardinale Bassetti che il covid l’ha avuto. E una del cardinale De Donatis anche lui malato nella prima ondata di marzo del 2020.
Testimoni diretti come quelli di cui si parla nella prima parte del libro, poi ci sono le storie di chi si è messo al servizio senza tirarsi indietro nel momento di massima crisi. E le biografie di ciascuno dei 206 sacerdoti diocesani morti in Italia in questi nove mesi a causa del Covid-19.
Il 4 marzo scorso, proprio il giorno che il libro veniva pubblicato, il cardinale Bassetti presidente della CEI ha celebrato una messa per le vittime del covid. “Non possiamo e non dobbiamo dimenticare i morti di questa pandemia: uomini, donne, anziani, giovani, sacerdoti e religiosi che sono stati strappati alla vita dalla violenza del virus”.
Ma chi erano questi sacerdoti che hanno dato la vita? La maggior parte erano anziani, ma erano figure di riferimento delle loro comunità. “Scorrendo le storie di questi uomini- scrive Bassetti- ho notato come tanti morti siano stati parroci o vicari per decenni nello stesso luogo, in un’esistenza segnata dalla “normalità” del sacerdozio. Che dolore per quelli venuti a mancare in Rsa o per complicazioni di malattie già in atto! Che testimonianza in chi è morto per restare accanto al popolo, accanto agli ultimi, come don Fausto Resmini, cappellano nel carcere di Bergamo”.