Città del Vaticano , martedì, 2. marzo, 2021 14:05 (ACI Stampa).
Tutto pronto per il viaggio "storico" di Papa Francesco in Iraq dal 5 all'8 marzo. Previsti 4 discorsi, due omelie, un Angelus e una preghiera di suffragio per le vittime della guerra. Un intenso programma di eventi accompagnati dal logo e dal motto: " Siete tutti fratelli". Oggi, presentate ai giornalisti, dal direttore della Sala Stampa della Santa Sede Matteo Bruni, le modalità e le novità di questo 33esimo viaggio apostolico.
Innanzitutto è un viaggio difficile. La pandemia da Covid 19 nel paese iracheno ha spinto il Ministero della Salute a imporre in Iraq il lockdown nazionale in particolare nei weekend. Ma lo scenario difficile non riguarda solo la pandemia. Quella di Francesco è una prima visita internazionale durante la crisi pandemica ( dopo ben 15 mesi di stop), ma anche la prima volta di un Pontefice nel Paese martoriato per anni da guerra, terrorismo, conflitti. Il Papa non incontrerà folle, come di consueto, sarà per questo un "viaggio diverso". Ma il Papa vuole far sapere che è vicino agli iracheni, anche attraverso una televisione.
"Il 10 giugno 2019 il Papa aveva espresso il desiderio di recarsi in Iraq, 'un pensiero insistente mi accompagna pensando all'Iraq'. Un pensiero insistente tanto che nel 2018 si instaura un dialogo a distanza con i giovani iracheni. Si tratta di una nazione in cui nessun Papa è mai stato prima. Desiderio e attesa del Papa di andare in Iraq", dice Matteo Bruni durante il briefing.
Il viaggio del Papa sarà come un "pellegrinaggio e un'apertura al futuro", dice il direttore della Sala stampa della Santa Sede. Una lettura del viaggio del Papa è certamente il desiderio del Pontefice di esprimere la propria vicinanza alla minoranza cristiana; la presenza cristiana in Iraq è davvero antica, due discepoli dell'apostolo Tommaso.
La seconda lettura del viaggio del Papa, sottolineata da Matteo Bruni, è il voler evidenziare il rapporto tra religioni diverse. L'Iraq è una "vera e propria culla di civiltà". E' la prima volta che un Papa si reca in un paese a maggioranza sciita. "Il Papa va a cercare fratelli e si fa fratello".