Roma , sabato, 27. febbraio, 2021 10:00 (ACI Stampa).
Ci avviciniamo alla Pasqua e l’Ufficio Filatelico Vaticano per il francobollo sceglie un’opera d’arte italiana. E’ un quadro che raffigura la Resurrezione di Gesù che si trova oggi nella pieve di San Pietro a Figline, nella diocesi di Prato.
Si tratta di un’opera di Vitaliy Shtanko, un artista ucraino. Un quadro di alto due metri, realizzato quindici anni fa e che rappresenta Gesù Risorto mentre appare agli Apostoli nel cenacolo la sera di Pasqua. Questo dipinto – che ha per titolo “Perché sorgono dubbi nel vostro cuore?” è stato notato dal Servizio Poste e Filatelia del Vaticano grazie ad una fotografia portata all’attenzione del responsabile del servizio don Francesco Mazzitelli, come scrive l’edizione pratese del settimanale delle diocesi toscane “ToscanaOggi”.
"È stato un fotografo al termine di una celebrazione nella chiesa di Figline a scattare una foto al quadro e poi, anni dopo, a mostrarla a don Mazzitelli che quest’anno l’ha scelta per realizzare il francobollo vaticano di Pasqua", spiega don Giuseppe Billi, parroco di San Pietro a Figline. Don Billi – scrive il giornale - "intuì subito l’importanza di questa opera e decise di acquistarla per metterla in parrocchia" sistemandola inizialmente nelle aule di catechismo, dove tanti si fermavano ad ammirarla, per poi collocarla in chiesa accanto al portone di ingresso. "L’importanza di questo quadro – spiega don Billi – è l’immortalità quotidiana del Cristo che ci fa vedere la divinità nella corporeità dell’uomo, nonostante la morte. È come se Gesù ci dicesse: riconoscetemi nella vita quotidiana". E poi, fa notare il sacerdote, qui "Cristo non esce dal sepolcro ma da una porta: Lui è la porta che si apre".
Il francobollo è stato emesso lunedì scorso e presso l’ufficio postale Arco delle Campane a San Pietro è possibile l’annullo speciale.
Nella diocesi di Palermo è tornato a casa il dipinto di Santa Caterina da Siena rubato il 4 ottobre 2004 dall’Istituto Opera Pia Pignatelli Gulì: la tela, parte di un dipinto più grande, è stata consegnata dal comandante del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Napoli, maggiore Giampaolo Brasili, al direttore dell’Ufficio diocesano per i Beni culturali ecclesiastici, don Giuseppe Bucaro. Sarà adesso l’arcivescovo, Corrado Lorefice, a indicare il luogo che ospiterà la tela.