Città del Vaticano , martedì, 23. febbraio, 2021 14:00 (ACI Stampa).
"Conosco bene la storia centenaria del Sodalizio, sempre legato al Papa ed alla Santa Sede, ed anche di tutto il bene che fate, con discrezione e delicatezza, al servizio dei più poveri e dei più bisognosi in questa nostra amata Città di Roma, in cui purtroppo nascono e si diffondono sempre nuove forme di povertà". Così il Cardinale Angelo Comastri, Vicario Generale di Sua Santità per lo Stato della Città del Vaticano, ha salutato i soci del Circolo S. Pietro riuniti nella Papale Basilica di S. Pietro nel pomeriggio del 22 febbraio prima di incoraggiarli a "continuare" nella loro "meritoria opera di misericordia e di generoso servizio".
L'Assemblea solenne del Circolo di San Pietro avviene proprio il giorno della Festa della Cattedra di S Pietro, proprio all’altare della Cattedra. il Presidente Niccolò Sacchetti ha condotto una relazione morale in equilibrio tra la fotografia dei risultati raggiunti nell'anno, la presentazione delle nuove linee programmatiche e la riflessione su quel mondo del volontariato che ha reagito prontamente al contagio da Covid-19.
"Il Circolo S. Pietro - ha affermato il President - era già attivissimo forse ancora prima che esistesse il termine stesso di volontario e certamente molto prima che il volontariato diventasse un fenomeno sociale; quella capacità di essere utile al prossimo che qualcuno ha definito l’opera umana più bella, che non si può spiegare se non la si vive in prima persona, è molto semplicemente la nostra più intima natura così come lo è quella creatività che ci ha contraddistinto nel corso dei secoli consentendoci di inventare sempre nuovi modi di andare incontro al prossimo.
Al passo con i tempi il Circolo di San Pietro ha dato vita ad un nuova iniziativa. Ne è un esempio quella avviata domenica 14 febbraio quando si è scelto di aprire le porte della Cucina economica di Via Adige, segnando di fatto un ritorno alle origini con i soci e i volontari impegnati a cucinare in prima persona per gli assistiti.
Naturale evoluzione di quanto accaduto lo scorso anno con la distribuzione dei pasti caldi anche durante il lockdown, il progetto è stato fortemente voluto dal Presidente Sacchetti, per aiutare, anche di domenica - giorno in cui molte strutture assistenziali non sono operative - chi non è nelle condizioni di potersi procurare un pasto caldo.