Bari , martedì, 23. febbraio, 2021 10:00 (ACI Stampa).
In libreria dalla Giornata per la vita ‘E’ Vita! Storia di un bambino scartato, abbandonato… affidato’ di don Antonio Ruccia, parroco e docente di Teologia pastorale alla Facoltà teologica di Bari, ripercorre la vicenda di Luigi, che il 19 luglio dello scorso anno fu lasciato nella culla termica installata presso la parrocchia San Giovanni Battista, a Bari: la prima in Puglia.
Un neonato di 9 giorni ben nutrito e curato, ritrovato con un bigliettino dei genitori biologici dal parroco don Antonio Ruccia, curatore del libro che “contiene solo una parte del materiale prodotto dai media e dai social nei giorni immediatamente successivi al ritrovamento del piccolo, a cui si aggiungono alcuni contributi di persone da sempre impegnate nella promozione della vita”.
Nella prefazione la comunità parrocchiale ha voluto ribadire: “Quel telefono della parrocchia che ha squillato ininterrottamente per una settimana, o il telefono personale di don Antonio più rovente della temperatura esterna di luglio, indicano che quel bambino è riuscito a dirci che è possibile credere che la vita è sempre un dono... Ma il vero miracolo è anche un altro. A distanza di qualche mese quel bambino continua a coinvolgerci. Sempre e in tanti... continuano a parlare di lui”.
A lui abbiamo chiesto di spiegarci il titolo: “E’ Vita!" non è un titolo a caso”. E’ una scelta chiara e forte per la quale si deve optare per quel processo di nuova evangelizzazione di cui oggi la Chiesa ha urgenza. E’ Vita! non racchiude solo un atto d’amore per il piccolo che è stato ‘affidato’ alla parrocchia di san Giovanni Battista in Bari, ma è soprattutto un segno che esprime che ogni persona scartata, abbandonata o rifiutata nella nostra società, spesso indifferente di fronte ai vagiti di chi viene al mondo, racchiude la possibilità di una nuova esperienza di amore che guarda al futuro. Andando oltre la commozione e l’emotività del momento, dobbiamo passare alla rinnovazione dando vita a tutti, senza esclusione di nessuno.
La nuova evangelizzazione, con i suoi ritmi di pro-vocazione e nello stesso tempo di innovazione, ci richiama a non perseguire la strada delle ‘crociate’ o quella dell’apologetica, ma quella del dialogo e della proposta. D’altronde è sull’amore per la vita che Gesù ha costruito e costituito il suo “gruppo” instradandolo verso un futuro non certo incentrato sull’egoismo e sulla forza”.