Città del Vaticano , sabato, 20. febbraio, 2021 13:00 (ACI Stampa).
Nuovi beati per la Chiesa cattolica. Il Papa ha autorizzato la Congregazione a promulgare i Decreti per il miracolo, attribuito all’intercessione della Venerabile Serva di Dio Armida Barelli, del Terz’Ordine Secolare di San Francesco, Cofondatrice dell’Istituto Secolare delle Missionarie della Regalità di Nostro Signore Gesù Cristo; nata il 1° dicembre 1882 a Milano (Italia) e morta a Marzio (Italia) il 15 agosto 1952.
L’annuncio è stato accolto con grande gioia e gratitudine per il Pontefice dal Comitato di beatificazione e canonizzazione di Armida Barelli insieme a tante persone che in Italia e nel mondo la ricordano e mantengono viva la sua eredità. Il Comitato riunisce tre delle realtà che la prossima beata ha contribuito a fondare con la sua incessante attività di apostolato a favore della Chiesa e della società italiana: l’Azione Cattolica Italiana (ACI), l’Istituto secolare delle Missionarie della Regalità di Cristo (ISM) e l’Università Cattolica del Sacro Cuore (UCSC).
Il miracolo attribuito all’intercessione di Armida Barelli è avvenuto a Prato. Il 5 maggio 1989, la signora Alice Maggini, di 65 anni, è stata investita da un camion mentre viaggiava in bicicletta riportando una forte commozione cerebrale. I medici avevano previsto gravi conseguenze di tipo neurologico.
E’ stato allora che la famiglia della signora ha invocato l’intercessione della Serva di Dio: in modo scientificamente inspiegabile, Alice Maggini si è ripresa completamente e, senza aver riportato conseguenze, ha continuato la sua vita in totale autonomia fino alla morte avvenuta nel 2012.
Per il Presidente di Azione Cattolica Matteo Truffelli "attraverso la sua instancabile opera, la Gioventù Femminile si radicò in tutto il territorio nazionale, divenendo il ramo dell’Ac più numeroso per aderenti: viaggiando da nord a sud e percorrendo strade inesplorate nell’annuncio del Vangelo, Armida incontrò migliaia di giovani donne suscitando in tutte una fede creativa, audace, coraggiosa ed entusiasta, muovendo in loro il desiderio di coinvolgere molte altre persone in questa missione(...)
Nelle associazioni diocesane di Azione cattolica ci sono stati e ci sono
ancora oggi numerosi esempi di donne come Arminda, che hanno raccolto negli anni la sua eredità
portando avanti con entusiasmo contagioso l’opera di evangelizzazione della “sorella maggiore”".