Roma , venerdì, 19. febbraio, 2021 18:00 (ACI Stampa).
Una folla vociante sciama dentro la Città Santa, tra i vicoli stretti e i banchi dei mercanti, donne e bambini che piangono e si disperano, i soldati romani che spingono con violenza il prigioniero, l’Uomo dei dolori, mentre trasporta la croce dove sarà inchiodato di lì a poco: quell’uomo, Gesù, che solo qualche tempo prima Gerusalemme aveva accolto in trionfo, tra cori osannanti. E ora lo dileggia, lo strattona, mentre i suoi amici, i suoi discepoli, lo hanno abbandonato. Solo la madre, con poche altre donne, e Giovanni, lo accompagnano lungo il Calvario, dove dovrà morire di una morte infamante e dovrà affrontare l’abisso vertiginoso di solitudine a abbandono, che si rivela in quel grido: “Padre, perché mi hai abbandonato?”.
Quel grido che si ritrova nel volume “Via Crucis”, le meditazioni scritte da Georg Gänswien, pubblicate dalle Edizioni Ares, con la prefazione a cura di Nina Sophie Freiin Heereman von Zuydtwyck.
E’ la Via Crucis nel venerdì di passione, la via del dolore, quella che si deve percorrere, fino in fondo, prima di veder giungere la domenica di Resurrezione. Una via che Cristo non ha evitato, e che ci ricorda, sempre, che non può essere evitata. Di passo in passo, con i gesti scavati dalla sofferenza, con i volti scolpiti, che ci sfilano davanti in un dramma al di sopra e, nello stesso momento, dentro il tempo. Forse solo chi ha potuto visitare i Sacri Monti a Oropa, a Varallo, a Domodossola, Ossuccio, Belmonte, ha potuto vedere “plasticamente” rappresentati quel dolore, quegli attimi di sofferenza assoluta, in modo totalizzante, senza mediazioni, senza abbellimenti, riverberati nelle meravigliose sculture: facce stravolte dall’odio, dalla violenza, dalla pietà, dal male fisico.
I Sacri Monti avevano proprio come primaria ispirazione e missione quella di far partecipare quasi fisicamente il popolo a quella vicenda di morte e risurrezione, quella storia di salvezza, permettendo così a tutti di compiere un pellegrinaggio tra le montagne e le valli del Nord Italia trasformate nelle strade abbacinate e polverose della Terra Santa, dove per molte ragioni non era possibile recarsi.
Non è un caso che immagini di alcune delle note rappresentazioni scultoree che si possono contemplare e ammirare nei Sacri Monti siano state scelte per corredare e accompagnare le pagine libro di Gänswein.