Lisbona , venerdì, 19. febbraio, 2021 16:30 (ACI Stampa).
Dopo l’eutanasia, l’inseminazione post-mortem. Prosegue il cammino anti-vita del Portogallo, che continua sulla strada inclinata delle riforme controverse sul tema della vita. Ma l’Associazione dei Medici Cattolici Portoghesi ha preso una posizione netta contro la pratica, in una nota diffusa lo scorso 12 febbraio.
L’Associazione chiede “una revisione della legge approvata in generale per promuovere la dignità umana. Il bambino da concepire. La donna interessata. E l’uomo defunto. E che la revisione sia conforme all’intenzione costituzionale di salvare tutti i cittadini”.
I medici Cattolici hanno deciso di prendere ufficialmente posizione in risposta alle notizie di una avanzamento del processo legislativo in corso per approvare la pratica, nonostante il parere contrario di molti tecnici che hanno depositato testi al Parlamento.
Tra questi, il parere sfavorevole del Consiglio Nazionale di Etica per le Scienze della Vita, sottoposto a settembre 2020. Il Consiglio aveva affermato che “l’interesse del bambino a nascere deve essere considerato al di sopra di tutti gli altri interessi coinvolti”.
Il Parlamento portoghese ha approvato il permesso di inseminare la donna con lo sperma del merito dopo la sua morte il 23 ottobre 2020. C’è ora una raccolta firme di 95 mila cittadini che sta cercando di contrastare l’iter.