Città del Vaticano , lunedì, 15. febbraio, 2021 16:00 (ACI Stampa).
Il problema, tra cattolici e protestanti, resta sempre quello: l’intercomunione. Da una parte la spinta protestante di avere una comunanza tra l’Eucarestia e la Cena del Signore, che si era concretizzata anche in una richiesta specifica dei Valdesi a Papa Francesco durante il viaggio a Torino, ma che era stata presente anche nell’incontro di Papa Francesco con la comunità luterana di Roma. Dall’altro, un fatto incontrovertibile: ce l’Eucarestia per la Chiesa Cattolica non è solo un simbolo, ma un qualcosa di vivo, e non può così essere gestito come una sorta di dono ecumenico. Così, alla proposta di un gruppo ecumenico di teologi in Germania di stabilire una sorta di condivisione della Cena del Signore, è seguito un brusco batti e ribatti che ha visto coinvolta anche la Congregazione della Dottrina della Fede, e che si è risolta una lettera aperta inviata al professore che ha guidato questa proposta del Cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani.
La lettera, lunga sei pagine, è stata indirizzata a Volker Leppin, professore di storia della Chiesa all’Università di Tubinga e direttore accademico di parte protestante del Gruppo di Studio Ecumenico di Teologi Cattolici e Protestanti, conosciuto in Germania con l’acronimo ÖAK.
Questo gruppo aveva redatto un documento di 26 pagine, dedicato appunto all’intercomunione, intitolato “Insieme alla Mensa del Signore” in cui si parlava di una possibile “ospitalità eucaristica reciproca” tra cattolici e protestanti, considerando “la pratica della mutua partecipazione alle celebrazioni della Santa Comunione / Eucarestia, nel rispetto delle tradizioni liturgiche di ciascuno”. Si trattava, in fondo, di lasciare alla coscienza di ciascuno riguardo la partecipazione reciproca alla Cena del Signore, come viene definita dai protestanti, o all’Eucarestia.
La Congregazione della Dottrina della Fede aveva sollevato preoccupazione sul documento già lo scorso settembre – una posizione criticata dai teologi dell’ÖAK.
Il gruppo è stato stabilito nel 1946 per rafforzare i legami ecumenici, ed è indipendente sia dalla Conferenza Episcopale di Germania che dalla Chiesa Evangelica di Germania, che rappresenta venti gruppi protestanti.