Città del Vaticano , domenica, 14. febbraio, 2021 12:19 (ACI Stampa).
C’è un lebbroso che trasgredisce tutte le norme, e esce dall’isolamento per chiedere a Gesù di essere guarito. E c’è Gesù che trasgredisce tutte le norme e tocca il lebbroso, andando oltre le convenzioni e così guarendolo. Papa Francesco centra il suo commento prima della preghiera dell’Angelus su queste due trasgressioni presentate dal Vangelo del giorno. E invita tutti a pregare per poter vivere secondo queste due “trasgressioni” che in realtà altro non sono che frutto dell’amore. E chiede un applauso per i confessori misericordiosi, che ricevono secondo lo stile di Dio, che è "vicinanza, compassione e tenerezza".
È una domenica assolata ("È bella la piazza con il sole", dice il Papa), ma fredda, quella che precede il mercoledì delle Ceneri e quindi l’inizio della Quaresima. È il giorno di San Valentino, ma anche quello dei Santi Cirillo e Metodio, apostoli che hanno contribuito a dare forma all’Europa dei due polmoni, secondo una espressione cara a San Giovanni Paolo II, ed entrambe le ricorrenze saranno ricordate dal Papa al termine dell'Angelus.
Papa Francesco, come di consueto, si affaccia dalla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano, e, prima della preghiera dell’Angelus, commenta il Vangelo del giorno. Ricorda che i lebbrosi, al tempo di Gesù, dovevano vivere isolati, fuori dal centro abitato, eppure Gesù “si lascia avvicinare da quell’uomo, si commuove, addirittura stende la mano e lo tocca”, ed è in questo modo che rende concreta “la Buona Notizia che annuncia: Dio si è fatto vicino alla nostra vita, ha compassione per le sorti dell’umanità ferita e viene ad abbattere ogni barriera che ci impedisce di vivere la relazione con Lui, con gli altri e con noi stessi”.
Papa Francesco spiega poi le due trasgressioni del Vangelo. La trasgressione del lebbroso è quella di “uscire dall’isolamento”, nonostante le prescrizioni dovute al fatto che “la sua malattia era considerata un castigo divino”.
Eppure, dice il Papa, il lebbroso vede in Gesù “un altro volto di Dio: non il Dio che castiga, ma il Padre della compassione e dell’amore, che ci libera dal peccato e mai ci esclude dalla sua misericordia”. È proprio questo che incoraggia l’uomo ad “uscire dall’isolamento”.