Città del Vaticano , venerdì, 12. febbraio, 2021 12:30 (ACI Stampa).
La Radio Vaticana compie 90 anni e parte l’avventura della Web radio . Italiano, francese, inglese, spagnolo, portoghese, tedesco e armeno, 30 palinsesti in diretta per altrettante lingue tramite l’attuale App di Radio Vaticana.
La Radio Vaticana ha una storia che segue quella dei Patti Lateranensi, la storia della nascita di uno stato piccolo ma tanto necessario alla Chiesa universale, la storia di 90 anni e di tanti cambi fino a quello più recente che ha visto i gesuiti che l’avevano tenuta a battesimo e fatta crescere per decenni, uscire di scena. La loro missione alla Radio del Papa è terminata proprio per volontà di un Pontefice gesuita. Oggi il Papa ha inviato un messaggio alla Radio Vaticana: "Cari fratelli buon anniversario è importante conservare la memoria della nostra storia ed avere nostalgia non tanto del passato, quanto del futuro che siamo chiamati a costruire. Grazie per il vostro lavoro. Grazie per l’amore che ci mettete. La radio ha questo di bello: che porta la parola anche nei posti più sperduti. E la coniuga oggi anche con le immagini e con lo scritto. Andate avanti con coraggio e creatività nel parlare al mondo e costruire così una comunicazione capace di farci vedere la verità delle cose”.
Oggi l’emittente parla 41 lingue Albanese, Amarico, Arabo, Armeno, Bielorusso, Brasiliano, Bulgaro, Ceco, Cinese, Croato, Ewondo, Esperanto, Francese, Hindi, Inglese, Italiano, Kikongo, Kinyarwanda, Kirundi, Kiswahili, Latino, Lettone, Lingala, Lituano, Malayalam, Malgascio, Polacco, Portoghese, Romeno, Russo, Slovacco, Sloveno, Somalo, Spagnolo, Tamil, Tedesco, Tigrino, Tshiluba, Ucraino, Ungherese, Vietnamita.
E’ parte dell’ European Brodcasting Union, di cui è membro fondatore, e dell’African Broadcasting Union, trasmette via satellite, DAB+, digitale terrestre, internet e naturalmente in onde hertziane e sono soprattuto le onde corte ad aver dato senso alla Radio Vaticana.
Quelle onde “che nessuno vede e nesso ode” come diceva Papa Pio XI a Guglielmo Marconi.