Città del Vaticano , lunedì, 5. ottobre, 2015 10:30 (ACI Stampa).
E’ una breve cronistoria del cammino del Sinodo sulla famiglia qualle che il cardinale Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo. La prima relazione dopo le parole del Papa, Presidente del Sinodo, nella quale sono inserite citazioni sul tema della famiglia di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI sul Concilio Vaticano II. Perché è dal Concilio che nasce il Sinodo e proprio durante l’ Assemblea si celebraranno i 50 anni della chiusura del Concilio che, dice Baldisseri, “resta «per noi – come ha affermato in tempi più recenti Benedetto XVI – un forte appello a riscoprire ogni giorno la bellezza della nostra fede, a conoscerla in modo profondo per un più intenso rapporto con il Signore, a vivere fino in fondo la nostra vocazione cristiana»”.
Ma anche il sinodo compie 50 anni. “ Nella mente del Beato Paolo VI- ha detto il cardinale Baldisseri- che lo istituì il 15 settembre 1965, il Sinodo doveva perpetuare nella Chiesa lo spirito del Vaticano II, affinché anche dopo la conclusione di quell’Assise «continuasse a giungere al Popolo cristiano quella larga abbondanza di benefici, che durante il Concilio felicemente si ebbe dalla viva unione [del Sommo Pontefice] con i Vescovi»[11].”
Altro momento importante per l’Assemblea sinodale è l’imminenza del Giubileo Straordinario della Misericordia.
Il cardinale ha ripercorso le diverse tappe del cammino sinodale che parte già del 2013 poco dopo l’elezione al soglio pontificio di Papa Francesco.
Baldisseri ricorda che “il numero cospicuo degli apporti pervenuti alla Segreteria Generale nel corso della prima parte di quest’anno ha confermato lo straordinario interesse suscitato dal tema e l’attiva partecipazione di tutto il Popolo di Dio. Il periodo intersinodale si è rivelato un’ulteriore preziosa occasione di auditus Ecclesiae, o meglio di ascolto di «ciò che lo Spirito dice alle Chiese» (Ap 2, 17) nella molteplicità delle loro componenti, in particolar modo attraverso la voce delle famiglie cristiane. Proprio queste ultime, infatti, hanno percepito più di ogni altro che il Sinodo res nostra agitur: si occupa di loro, vuole rivolgersi anzitutto a loro, intende incoraggiarle nel loro cammino entusiasmante e al contempo difficile.”