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Il Papa: terremo lo sguardo su Gesù per impegnarci ad essere Chiesa-famiglia

Piazza San Pietro durante la recita dell' Angelus |  | Daniel Ibanez/CNA
Piazza San Pietro durante la recita dell' Angelus | Daniel Ibanez/CNA
L'Angelus  |  | CTV
L'Angelus | CTV

“Terremo lo sguardo fisso su Gesù per individuare, sulla base del suo insegnamento di verità e di misericordia, le strade più opportune per un impegno adeguato della Chiesa con le famiglie e per le famiglie, perché il disegno originario del Creatore sull’uomo e la donna possa attuarsi e operare in tutta la sua bellezza e la sua forza nel mondo di oggi.” Così Papa Francesco spiega alle migliaia di fedeli in Piazza San Pietro per l’appuntamento domenicale dell’Angelus come saranno i lavori del Sinodo sulla famiglia.

Commentando le letture della domenica il Papa ha parlato della unità dei coniugi che “partecipano della potenza creatrice di Dio stesso. Ma attenzione! Dio è amore, e si partecipa alla sua opera quando si ama con Lui e come Lui.” Un amore vero è quello “che viene donato agli sposi nel Sacramento del matrimonio.”

Un amore che va accolto e che deve accogliere: “ Penso a tanti bambini affamati, abbandonati, sfruttati, costretti alla guerra, rifiutati. È doloroso vedere le immagini di bambini infelici, con lo sguardo smarrito, che scappano da povertà e conflitti, bussano alle nostre porte e ai nostri cuori implorando aiuto. Il Signore ci aiuti a non essere società-fortezza, ma società-famiglia, capaci di accogliere, con regole adeguate, ma accogliere, sempre con amore."

Poi il Papa si è rivolto a Maria in unione spirituale “a quanti, in questo momento, nel Santuario di Pompei recitano la “Supplica alla Madonna del Rosario”.”

Il Papa ha ricordato che ieri, a Santander, in Spagna, sono stati proclamati Beati Pio Heredia e diciassette compagni e compagne dell’Ordine Cistercense della stretta osservanza e di San Bernardo, uccisi per la loro fede durante la guerra civile spagnola e la persecuzione religiosa degli anni Trenta del secolo scorso: “Lodiamo il Signore per questi suoi coraggiosi testimoni e, per loro intercessione, supplichiamolo di liberare il mondo dal flagello della guerra.”

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Il pensiero del Papa è andato alle popolazione francesi e del Guatemala colpite dal mal tempo.

Un saluto particolare agli italiani nella festa del patrono Francesco di Assisi, santo del quale il Papa porta il nome.