Città del Vaticano , domenica, 4. ottobre, 2015 12:10 (ACI Stampa).
“Terremo lo sguardo fisso su Gesù per individuare, sulla base del suo insegnamento di verità e di misericordia, le strade più opportune per un impegno adeguato della Chiesa con le famiglie e per le famiglie, perché il disegno originario del Creatore sull’uomo e la donna possa attuarsi e operare in tutta la sua bellezza e la sua forza nel mondo di oggi.” Così Papa Francesco spiega alle migliaia di fedeli in Piazza San Pietro per l’appuntamento domenicale dell’Angelus come saranno i lavori del Sinodo sulla famiglia.
Commentando le letture della domenica il Papa ha parlato della unità dei coniugi che “partecipano della potenza creatrice di Dio stesso. Ma attenzione! Dio è amore, e si partecipa alla sua opera quando si ama con Lui e come Lui.” Un amore vero è quello “che viene donato agli sposi nel Sacramento del matrimonio.”
Un amore che va accolto e che deve accogliere: “ Penso a tanti bambini affamati, abbandonati, sfruttati, costretti alla guerra, rifiutati. È doloroso vedere le immagini di bambini infelici, con lo sguardo smarrito, che scappano da povertà e conflitti, bussano alle nostre porte e ai nostri cuori implorando aiuto. Il Signore ci aiuti a non essere società-fortezza, ma società-famiglia, capaci di accogliere, con regole adeguate, ma accogliere, sempre con amore."
Poi il Papa si è rivolto a Maria in unione spirituale “a quanti, in questo momento, nel Santuario di Pompei recitano la “Supplica alla Madonna del Rosario”.”
Il Papa ha ricordato che ieri, a Santander, in Spagna, sono stati proclamati Beati Pio Heredia e diciassette compagni e compagne dell’Ordine Cistercense della stretta osservanza e di San Bernardo, uccisi per la loro fede durante la guerra civile spagnola e la persecuzione religiosa degli anni Trenta del secolo scorso: “Lodiamo il Signore per questi suoi coraggiosi testimoni e, per loro intercessione, supplichiamolo di liberare il mondo dal flagello della guerra.”