Città del Vaticano , venerdì, 5. febbraio, 2021 12:30 (ACI Stampa).
Nessuno sia escluso dalla distribuzione del vaccino anti-COVID: lo chiede la Santa Sede, attraverso un appello di Caritas Internationalis e del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, stigmatizzando il fatto che la distribuzione dei vaccini si sta focalizzando, anche per ragioni economiche, sul Nord del mondo, mentre “il Sud globale, dove vive la maggioranza dei poveri, viene escluso”. L’appello chiede un approccio non nazionale, ma multilaterale nella distribuzione dei vaccini, per non incorrere nel “fallimento morale” di non aver aiutato i più vulnerabili.
È un appello forte, non nuovo alla Santa Sede, quello firmato dai Cardinali Luis Antonio Tagle e Peter Turkson (presidente di Caritas Internationalis e prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale) e da Aloysius John, segretario generale di Caritas Internationalis. I due organismi sono attivi anche nella commissione vaticana anti-COVID voluta da Papa Francesco.
Nella dichiarazione si nota che la disponibilità dei vaccini ha portato anche “un più ampio divario di disuguaglianze”, perché “le nazioni ricche del Nord del mondo che hanno investito denaro nella produzione dei vaccini aspettano ora il ritorno del loro investimento”, con l’idea di far “riaccendere la macchina globale”.
Questo – denuncia la Santa Sede – “ha portato ad una sorta di auto-focalizzazione del Nord, sfociata nel nazionalismo e nel protezionismo. Il Sud globale, dove vive la maggioranza dei poveri, è invece rimasto escluso”.
La Santa Sede ricorda che il Papa ha invitato a vaccinarsi come responsabilità sociale, ma ha anche chiesto di mettere al primo posto i vulnerabili e bisognosi. E denuncia che “l'accesso ai vaccini nel mondo non è stato così equo come dovrebbe essere. È triste notare che non tutte le nazioni e coloro che vogliono o hanno bisogno del vaccino possono ottenerlo a causa di problemi di approvvigionamento, mentre nel nostro mondo interconnesso, i vaccini devono essere resi disponibili in modo equo”.