Città del Vaticano , sabato, 3. ottobre, 2015 15:27 (ACI Stampa).
E’ una festa per tutto il Vaticano quella che ogni anno la Gendarmeria pontificia organizza per la feste del Patrono, San Michele Arcangelo. Quest’anno l’appuntamento è stato spostato nella festa degli Angeli Custodi e nella cerimonia i nuovi gendarmi hanno giurato fedeltà al Papa e allo Stato della Città del Vaticano.
La bandiera antica pontificia è stata portata solennemente nell’ Aula Paolo VI dove si è svolta la cerimonia a causa del mal tempo, ma la festa non è stata meno solenne.
Centinaia di familiari, amici e conoscenti dei nuovi gendarmi e di tutta la Gendarmeria si sono uniti nella festa. Il saluto del cardinale Bertello Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e quello dell’ arcivescovo Becciu sostituto della Segreteria di Stato hanno completato il ringraziamento del Comandante Giani agli uomini delle Gendarmeria impegnati nella custodia del Papa ma soprattutto nel lavoro di sicurezza del piccolo stato impegnativo in modo particolare per la grande presenza di pellegrini di ogni parte del mondo.
Questa mattina le festa è stata completata dalla messa del Papa per i gendarmi e le loro famiglie nella Cappella del Governatorato.
Nella suo omelia il Papa ha parlato proprio di san Michele e della lotta: “durante tutta la storia questa guerra si fa ogni giorno, ogni giorno: si fa nel cuore degli uomini e delle donne, si fa nei cuori dei cristiani e dei non cristiani… C’è la guerra fra il bene e il male dove noi dobbiamo scegliere cosa vogliamo, il bene o il male. Ma il metodo di guerra, i metodi di guerra di questi due nemici sono totalmente opposti.”