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A Santa Maria Maggiore la città in preghiera davanti alla Salus Populi Romani

La festa della traslazione celebrata dal cardinale Ryłko arciprete della basilica

La preghiera alla Salus populi romani  |  | Daniel Ibanez/ Aci Group
La preghiera alla Salus populi romani | Daniel Ibanez/ Aci Group
La preghiera alla Salus populi romani, presente anche il sindaco di Roma Raggi  |  | Daniel Ibanez/ Aci Group
La preghiera alla Salus populi romani, presente anche il sindaco di Roma Raggi | Daniel Ibanez/ Aci Group
La preghiera alla Salus populi romani, il cardinale Rilko,  presente anche il sindaco di Roma Raggi  |  | Daniel Ibanez/ Aci Group
La preghiera alla Salus populi romani, il cardinale Rilko, presente anche il sindaco di Roma Raggi | Daniel Ibanez/ Aci Group

L’ultima domenica del mese di gennaio Roma da secoli celebra la festa della traslazione dell’Icona della Salus Populi Romani. Anche quest’anno la tradizione è stata mantenuta e la celebrazione è stata presieduta dal cardinale Stanisław Ryłko arciprete della Basilica. 

La immagine della Salus Populi romani ha una storia antica e bellissima. L’icona si chiama “la Madre di Dio di Lidda”  ma tutti  la conoscono come "Madonna di Roma o Salus Populi Romani”.

La tradizione la riporta al tempo apostolico, quando Pietro e Giovanni ebbero convertito una grande folla a Lidda in Palestina, vi eressero una chiesa consacrata alla Madre di Dio. Chiesero poi a Maria di visitare quella chiesa, ma la Madre di Dio rispose: "Andate con gioia, perché io sarò con voi!”.

La tradizione racconta che gli Apostoli arrivarono alla chiesa di Lidda, trovarono su una delle sue colonne un'immagine della Madre di Dio, miracolosamente fatta "senza mano d'uomo". Più tardi, la Vergine in persona visitò questa chiesa: benedisse l'immagine e le conferì la grazia di compiere miracoli. San Luca Evangelista vuole la Tradizione, che ricopiasse questa immagine facendone copia.

Durante il periodo iconoclasta Fu San Germano a proteggere l’immagine affidandola al Papa San Gregorio Magno, ma attraverso il mare, e miracolosamente l'icona arrivò fino a Roma. San Gregorio, avvertito da un sogno, la ricevette col clero, in preghiera, sulla riva del Tevere. Quando il Papa ebbe terminato la preghiera, l'icona si sollevò e venne a posarsi tra le sue mani. Fu portata in processione fino a San Pietro, e lì esposta alla venerazione dei fedeli.

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Il miracolo più grande avvenne nel XVI secolo. Roma era invasa dalla peste il Papa San Pio V portò in processione l’icona fino a San Pietro. Prima di arrivare alla Basilica ci fu un grande prodigio luminoso nel cielo: tutto il popolo lo vide distintamente. Il Papa comprese che la peste sarebbe presto finita come di fatto accadde da lì a poco tempo.

L’Icona servì da modello a parecchie icone italiane fino al secolo XV, e venne interpretata ancora più tardi dagli artisti del Rinascimento.

L’Icona è anche la più antica immagine della Vergine conosciuta in Cina perché portata dai primi padri missionari che erano Gesuiti. Copie si trovano in Russia e in Etiopia, diffusa soprattutto dai Gesuiti, che la facevano riprodurre per le Congregazioni Mariane.

Per questa icona il Papa Paolo V fece costruire nel 1611 una bellissima cappella a Santa Maria Maggiore, e la traslazione celebra quell’evento. Papa Pio XII le rese omaggio, quando proclamò il dogma dell'Assunzione nel 1950.

Papa Francesco ha voluto un copia della Salus Populi romani cui è molto devoto in Piazza San Pietro il 27 marzo 2020 insieme al Crocefisso di San Carlo al Corso per pregare all'inizio della pandemia di covid-19.