Pristina , sabato, 30. gennaio, 2021 11:00 (ACI Stampa).
Da poco più di 15 anni, i cristiani in Kosovo possono contare su un aiuto di eccezione: quello di Solidarité Kosovo, la Ong fondata nel 2004 da Arnaud Guillon, che allora aveva 19 anni, e che oggi, naturalizzato serbo, è stato nominato recentemente nominato dal governo Segretario di Stato per la diaspora.
È una piccola minoranza, quella dei cristiani in Kosovo, che dai tempi della guerra del Kosovo nel 2009, in una escalation iniziata durante le guerre yugoslave che si sono protratte nel decennio 1991 – 2001, si trovano in situazioni di persecuzione. Sono di etnia serba, quasi tutti ortodossi, e si sono trovati a dover coesistere con la maggioranza di etnia islamo-albanese.
Il picco delle violenze si è avuto con i pogrom del marzo 2004, quando 935 case e 30 tra chiese e monasteri ortodossi sono stati bruciati, facendo sfollare circa 4000 serbi. Ed è stato allora che Arnaud Guillon, che aveva 19 anni, ha deciso di fondare l’Organizzazione Non Governativa “Solidarité Kosovo”.
Con circa 12 mila donatori in tutta la Francia, l’associazione ha dato istruzione scolastica a centinaia di bambini kosovari nel corso degli anni, fornito circa 400 tonnellate di cibo e abiti ai villaggi cristiani.
Parlando con il National Catholic Register, Guillon ha sottolineato la difficile situazione dei serbi in Kosovo. “Hanno sperimentato una lenta pulizia etnica che si è accelerata a seguito della guerra del 1999. Oggi ci sono poco più di 100 mila serbi, vivono in enclavi che sono prigioni a cielo aperto e da cui non possono uscire senza rischiare una piccola schermaglia. Sono regolarmente attaccati, colpiti, derubati e forzati a lasciare”.