Roma , sabato, 23. gennaio, 2021 9:00 (ACI Stampa).
Le comunità diocesane di Bari e Rossano-Cariati sono in queste ore in preghiera a 48 ore dall’inizio del ministero episcopale nella città di San Nicola del nuovo arcivescovo Giuseppe Satriano, proveniente dalla diocesi calabrese. Lunedì pomeriggio, infatti, farà ingresso nella diocesi di Bari il nuovo pastore.
“In queste settimane ci siamo ritrovati insieme come Comunità ecclesiale per accompagnare con la preghiera il nostro arcivescovo, mentre si prepara ad iniziare il suo servizio pastorale nell’arcidiocesi di Bari-Bitonto”, spiega la diocesi calabrese: “attraverso il canto, le invocazioni, l’ascolto della Parola, l’adorazione eucaristica, il silenzio, ringrazieremo il Signore per il dono che ha fatto alla nostra diocesi nella persona di mons. Giuseppe Satriano. I sei anni vissuti insieme sono stati un tempo di grazia, che ci ha fatto gustare la bellezza di essere Chiesa in cammino, al passo con i tempi, che desidera essere un grembo che genera alla fede. Annunciando la gioia che deriva dall’incontro con il Signore Risorto ci siamo posti accanto all’uomo con un atteggiamento umile e ospitale, testimoniato nella cura e nell’accompagnamento”. Satriano guiderà anche la diocesi di Rossano-Cariati come amministratore apostolico.
Il prossimo 2 febbraio ingresso anche per il nuovo arcivescovo di Napoli, Domenico Battaglia. Domani era prevista a Napoli la celebrazione eucaristica di saluto del card. Crescenzio Sepe, che ha guidato la diocesi partenopea dal 2006. La celebrazione, però, è stata rinviata perché il porporato risulta ancora positivo al Covid-19. Sempre in Campania, questa settimana, l’ingresso a Caserta del nuovo vescovo, Pietro Lagnese nominato da papa Francesco dopo la scomparsa, lo scorso 4 ottobre, del vescovo Giovanni D’Alise a causa del Covid. Lagnese guidava la diocesi di Ischia, di cui continuerà ad essere amministratore apostolico. “Quando mi è stato chiesto di fare l’ingresso in questo giorno un po’, nel mio cuore ho sorriso. San Sebastiano mi ha sempre impressionato e attratto molto stando sull’Isola, tante volte, mi sono rivisto in quell’immagine e ho pensato che il ministero del vescovo è un po’ così, come il martirio di san Sebastiano. Le persecuzioni, d’altronde, fanno parte della vita di ogni cristiano”, ha detto il neo vescovo di Caserta che nella giornata del suo ingresso ha avuto molti incontri a partire dai malati nell’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano, ai senza fissa dimora ospitati dalla diocesi, alle istituzioni.
Altre diocesi in festa questa settimana dopo l’autorizzazione di Papa Francesco alla promulgazione di alcuni decreti della Congregazione per la Causa dei Santi. Tra queste il Decreto che riconosce il martirio di don Giovanni Fornasini che sarà presto dichiarato beato. La diocesi bolognese “esulta di grande gioia” a questa notizia e invita “tutti ad unirsi nel ringraziamento al Signore che attraverso la Chiesa pone sul candelabro una luce eroica ed esemplare di amore verso i fratelli fino al dono della vita”. La diocesi ricorda anche che don Fornasini “parroco di Sperticano in Comune di Marzabotto (BO) il 13 ottobre 1944, fu brutalmente ucciso a 29 anni a S. Martino di Caprara, nel contesto delle stragi da poco perpetrate sulle pendici di Monte Sole, dove insieme alla popolazione furono vittime anche i suoi confratelli: don Ubaldo Marchioni e don Ferdinando Casagrande; alla Botte di Salvaro erano stati fucilati pure insieme a molti rastrellati il salesiano don Elia Comini e il dehoniano padre Martino Capelli”.