Città del Vaticano , venerdì, 22. gennaio, 2021 17:00 (ACI Stampa).
Preoccupazione in Europa per la legge in discussione in Danimarca che imporrebbe alle comunità religiose di tenere le omelie e i sermoni solo in lingua danese o comunque disponibili in traduzione.
La proposta nasce per evitare che comunità fondamentaliste possano incitare alla violenza senza controllo. A protestare però sono i cattolici che in Scandinavia sono in gran parte immigrati e celebrano la liturgia nelle loro lingua d’origine.
A dar voce alla protesta il Presidente della COMECE, il cardinale H. Em. Card. Jean-Claude Hollerich SJ. “Di fatto- scrive- l’impatto sarebbe di imporre un indebito ostacolo al diritto fondamentale alla libertà di religione”.
E aggiunge: “Questo sviluppo fa parte di una più ampia, crescente tendenza all'abbandono del diritto fondamentale alla libertà di religione negli Stati membri dell’UE e anche a livello di Corte dell’UE".
Hollerich aggiunge, che “le preoccupazioni della COMECE sullo stato generale della libertà di religione nell'UE erano già presenti a proposito delle misure nazionali estremamente rigide imposte alle Chiese e comunità religiose per quanto riguarda le cerimonie religiose, contro la diffusione del Covid-19. L'erosione di diritti specifici in questo modo mette in pericolo l'intera architettura dei diritti fondamentali, basati sull'idea di universalità e interconnessione di diritti”.