Agrigento , giovedì, 21. gennaio, 2021 14:00 (ACI Stampa).
Rosario Livatino ha amato la società. Lo ha fatto guardando alla realtà e con quel senso dell'Infinito, che ha portato in ogni aspetto della propria vita.
Giovane magistrato ha applicato la legge come un servizio alle persone, ma di più, con la passione dell'uomo innamorato del Cristo.
In una delle sue agende si legge: “Ho prestato giuramento. Da oggi quindi sono in Magistratura. Che Iddio mi accompagni e mi aiuti a rispettare il giuramento e a comportarmi nel modo che l’educazione, che i miei genitori mi hanno impartito, esige”. Era il 18 luglio 1978 ed il servo di Dio prestava giuramento come uditore giudiziario.
La cosa che più sorprende della sua vita è stata l'estrema coerenza ed il coraggio in ogni attività. Dai rapporti professionali a quelli fra i colleghi, il servo di Dio si mantenne sempre leale ed adamantino.
Autonomia, correttezza e senso del dovere hanno segnato il suo pensiero e la sua volontà di servire il Cristo ed il mondo, nel personale quotidiano.