Sofia , martedì, 19. gennaio, 2021 12:30 (ACI Stampa).
Per la prima volta, la comunità cattolica di rito latino di Sofia ha un vescovo ausiliare che risiede nella capitale bulgara. Rumen Stanev è stato ordinato vescovo lo scorso 17 gennaio, in quella che è stata la prima ordinazione episcopale di Bulgaria dal 1988. L’ordinazione è stata celebrata Georgi Iovchev, vescovo della diocesi di Sofia e Filippopoli, in bulgaro Plovidv. Ed è proprio a Plovdiv che risiede il vescovo, la cui sede è nella cattedrale di San Luigi. A Sofia, c’è la concattedrale di San Giuseppe, ma non c’era mai stato un vescovo residente.
Una situazione normale, per la Bulgaria, paese a maggioranza ortodossa, dove i cattolici rappresentano una minuscola percentuale. La sola diocesi cattolica di Sofia e Filippopoli conta 33 mila battezzati su 5 milioni di abitanti, vale a dire una percentuale dello 0,8 per cento di cattolici.
Per questo, l’ordinazione del vescovo Stanev è stata un vero e proprio evento per Sofia. Stanev sarà il secondo vescovo nella capitale, assieme al vescovo Hristo Proyokov, eparca dell’eparchia di San Giovanni XXIII a Sofia e presidente della Conferenza Episcopale Interrituale Bulgara. Sì, perché l’esiguo numero di cattolici ha portato i vescovi di rito bizantino e di rito latino ad unirsi in una unica assemblea episcopale.
Mentre il vescovo Proykov si occuperà dei cattolici di rito orientale e le relazioni con le autorità civili bulgare e con le autorità ortodosse, il vescovo Stanev è invece chiamato ad occuparsi dei cattolici di rito latino.
Classe 1973, il vescovo Stanev è stato ordinato sacerdote nel 1999, e ha servito come viceparroco del Sacro Cuore di Gesù a Rakovski, la città più cattolica di Bulgaria e quindi parroco della parrocchia di San Michele Arcangelo, sempre a Rakovski – parrocchia che Papa Francesco ha visitato durante il suo viaggio in Bulgaria del 2019.