Roma , lunedì, 11. gennaio, 2021 9:00 (ACI Stampa).
Rosario Livatino, proposto come modello di autentico cristiano, era un giurista. Laureato, con lode, in Giurisprudenza, vice direttore per un breve periodo presso l'Ufficio del Registro di Agrigento, nel 1978 si classificò tra i primi al concorso per uditore giudiziario, entrando nei ruoli dell'Ordine giudiziario.
Come cattolico la sua fede lo portò all'incontro con il Cristo ed a cercarlo in tutte le pieghe del suo esistere: dai rapporti con i genitori, a quelli con i colleghi ed ai molti altri che incontrava sul proprio cammino.
La competenza maturata lo portò ad analizzare il diritto, in molti ambiti del quotidiano. Ciò che colpisce delle riflessioni del giovanissimo professionista è il suo ritenere come l'adesione al vangelo non è accessoria e sussidiaria alla realtà, ma è la base di ogni sua personale decisione.
Tra gli scritti emerge, con interesse, la sua passione per il diritto che lo portò ad interessarsi anche allo studio del diritto canonico, intenso come la legge della Chiesa.
Convinto assertore del ruolo delle norme per l'organizzazione ecclesiastica, analizzò con cura e cultura, il tema approfondendo, sotto diversi punti di vista, la normazione canonica.