Città del Vaticano , giovedì, 7. gennaio, 2021 10:00 (ACI Stampa).
“Un giorno i documenti della Santa Sede diverranno pubblici. E allora, sbollite le pressioni del momento, si vedrà che la Santa Sede ha seguito una linea di azione provvida e insieme prudente”. A dirlo fu il Cardinale Giuseppe Maglione, segretario di Stato vaticano dal 1939 al 1944, anno della sua morte, durante una delle riunioni di crisi al tempo della Seconda Guerra Mondiale. C’era una questione spinosa da risolvere, una nota di protesta della Santa Sede sul trattamento dei cattolici nei territori occupati dai nazisti, e in particolare in Polonia, che i nazisti si erano rifiutati di ricevere. La preoccupazione è anche data dal fatto che la Santa Sede può essere accusata di non aver fatto niente. E il Cardinale Maglione fece questa battuta.
La battuta è riportata nell’ultimo libro di Johan Icks “Le Bureau. Le Juifs de Pie XII” (Il Bureau. I giudei di Pio XII), pubblicato in francese, e di cui si attendono presto le edizioni in inglese e italiano. Ickx è da trenta anni a Roma, e da dieci a capo dell’Archivio della Seconda Sezione della Segreteria di Stato vaticana. È stato responsabile dell’enorme lavoro di digitalizzare e mettere a disposizione degli studiosi gli archivi del periodo del pontificato di Pio XII, aperti lo scorso marzo. E dai primi studi di quegli archivi appena aperti ha compilato questo libro, centrandolo proprio sulle attività di quello che Ickx chiama “Il Bureau”, e che altro non è che la prima sezione degli Affari Esteri della Segreteria di Stato, guidata da monsignor Domenico Tardini.
Il libro di Ickx è un libro in cui la Storia e le storie si intrecciano. Scritto durante il periodo di pandemia, ispirato dai racconti del Decamerone nello stile, Ickx ripercorre il periodo della guerra partendo dei documenti contenuti nella serie “Ebrei”. È una serie dell’archivio del periodo di Pio XII che include tutte le richieste di intervento e di aiuto degli Ebrei. Conta circa 2800 richieste di intervento e aiuto che vanno dal 1938 al 1944, e mostra uno scorcio del destino di oltre 4 mila ebrei. Alcuni di loro sono ebrei osservanti, altri sono cristiani di origine ebraica.
E qui potrebbe già venire una obiezione: la Santa Sede si occupava solo dei cristiani. Non è proprio così. Semplicemente, la Santa Sede era autorizzata ad intervenire a difesa dei cattolici di tutto il mondo, mentre ogni altro intervento sarebbe stato visto e proclamato una ingerenza. E i tedeschi nazisti avrebbero di certo utilizzato questa carta.
Ma la serie, spiega Ickx, mostra che “gli sforzi e le intenzioni fossero volti a salvare ogni singolo essere umano, a prescindere dal colore e dal credo”.