Città del Vaticano , mercoledì, 30. dicembre, 2020 11:00 (ACI Stampa).
La cattedrale danneggiata, diverse chiese distrutte, uno scenario da apocalisse nella cittadina di Petrinja e, soprattutto, sette vittime finora riconosciute (ma il bilancio è destinato a salire): il terremoto che ha colpito la Croazia ieri, con epicentro a una cinquantina chilometri a sud di Zagabria, ha avuto effetti devastanti. Papa Francesco non ha fatto mancare il suo sostegno in un appello al termine dell’udienza generale, mentre la CEI ha comunicato di aver stanziato 500 mila euro per gli aiuti.
“Ieri – ha detto il Papa – “un terremoto ha provocato vittime e danni ingenti in Croazia. Esprimo vicinanza alle vittime e prego in particolare per quanti hanno perso la vita. Auspico che le autorità del Paese possano presto alleviare le sofferenze della cara popolazione croata”.
È il secondo terremoto che colpisce la Croazia, dopo quello di Zagabria del 22 marzo che ha danneggiato la cattedrale. Il Cardinale Josip Bozanic, arcivescovo di Zagabria, ha subito inviato un messaggio di sostegno alle vittime del terremoto, e determinato lo stanziamento urgente di aiuti per la diocesi di Sisak, da distribuire attraverso la Caritas dell’arcidiocesi di Zagabria e quella dell’arcidiocesi di Sisak.
Il vescovo Vlado Kosic di Sisak ha proclamato per oggi e domani due giornate di digiuno e preghiera per quello che definisce “un grande male”.
“Esprimendo le condoglianze alle famiglie delle vittime – scrive il vescovo Kosic in un messaggio pubblicato sul sito della diocesi - preghiamo per i morti! Inoltre, molti dei nostri sono rimasti senza casa e vivono nella paura di nuovi terremoti, la demolizione e la distruzione delle loro proprietà, l'unica casa che hanno”.