Parigi , giovedì, 17. dicembre, 2020 17:00 (ACI Stampa).
Per la prima volta, un “ambasciatore del Papa” viene condannato da un tribunale civile. L’arcivescovo Luigi Ventura, nunzio apostolico, è stato condannato il 16 dicembre da un tribunale francese ad otto mesi di detenzione con sospensione per molestie sessuali ai danni di cinque uomini tra il 2018 e il 2019, periodo in cui l’arcivescovo Ventura prestava servizio come “ambasciatore del Papa” a Parigi. Il Tribunale di Parigi ha anche condannato il nunzio a pagare 13 mila euro di danni morali a quattro vittime, e 9 mila euro di spese legali. Il nunzio si è sempre dichiarato innocente.
Il caso del nunzio è scoppiato 24 gennaio 2019, quando la Procura della Repubblica di Parigi ha aperto una indagine per “aggressione sessuale” a carico dell’arcivescovo Ventura a seguito di una denuncia partita proprio dal Comune di Parigi.
A febbraio, un altro dipendente del comune di Parigi aveva accusato di molestie il nunzio. La Santa Sede aveva comunicato, tramite la Sala Stampa, di aver appreso “a mezzo stampa” delle denunce e di rimanere in attesa delle indagini.
Nel luglio 2019, il nunzio aveva deciso di rinunciare all’immunità diplomatica per rispondere alle accuse di aggressione sessuale.
L’arcivescovo Ventura era regolarmente presente all’incontro con i rappresentanti pontifici che si è tenuta in Vaticano dal 12 al 15 giugno 2019. Nel dicembre 2019, al compimento dei 75 anni, Papa Francesco aveva accettato la rinuncia del nunzio al suo incarico.