Città del Vaticano , giovedì, 17. dicembre, 2020 9:00 (ACI Stampa).
“Dobbiamo ricordare la data del nostro Battesimo, perché è un secondo compleanno”. Papa Francesco lo ricorda spesso e nulla è quindi più adatto in questo giorno un cui compie 84 anni.
L’8 gennaio del 2014 il Papa volle dedicare una intera catechesi proprio al battesimo.
“Molti di noi- disse- non hanno il minimo ricordo della celebrazione di questo Sacramento, ed è ovvio, se siamo stati battezzati poco dopo la nascita. Ho fatto questa domanda due o tre volte, qui, in piazza: chi di voi sa la data del proprio Battesimo, alzi la mano. È importante conoscere il giorno nel quale io sono stato immerso proprio in quella corrente di salvezza di Gesù. E mi permetto di darvi un consiglio. Ma, più che un consiglio, un compito per oggi. Oggi, a casa, cercate, domandate la data del Battesimo e così saprete bene il giorno tanto bello del Battesimo”.
A novembre del 2013, all’inizio del Pontificato, Papa Francesco spiega una parte del credo e di nuovo chiede ai presenti di ritrovare la data del battesimo e aggiunge di chiedersi: “ Il Battesimo, per me, è un fatto del passato, isolato in una data, quella che oggi voi cercherete, o una realtà viva, che riguarda il mio presente, in ogni momento? Ti senti forte, con la forza che ti dà Cristo con la sua morte e la sua risurrezione? O ti senti abbattuto, senza forza? Il Battesimo dà forza e dà luce. Ti senti illuminato, con quella luce che viene da Cristo? Sei uomo e donna di luce? O sei una persona oscura, senza la luce di Gesù? Bisogna prendere la grazia del Battesimo, che è un regalo, e diventare luce per tutti!”.
Ma chi aiuta un bambino neonato a conoscere il dono del Battesimo? Per Papa Francesco è chiaro che si tratta dei genitori. Un compito che spetta anche ai “lontani” che però chiedono il Battesimo per i figli ? Sembra di si perché proprio il Papa ha battezzato dei bambini con genitori sposati solo civilmente proprio nel 2014.