Città del Vaticano , mercoledì, 9. dicembre, 2020 9:35 (ACI Stampa).
La preghiera di domanda. E' questo il tema della catechesi odierna nell'Udienza Generale di Papa Francesco. Dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico il Pontefice commenta così: "La preghiera cristiana è pienamente umana: comprende la lode e la supplica. Infatti, quando Gesù ha insegnato ai suoi discepoli a pregare, lo ha fatto con il Padre nostro, affinché ci poniamo con Dio nella relazione di confidenza filiale e gli rivolgiamo tutte le nostre domande".
Per Francesco "chiedere, supplicare. Questo è molto umano". "A volte noi possiamo credere di non aver bisogno di nulla, di bastare a noi stessi e di vivere nell’autosufficienza più completa. Ma prima o poi questa illusione svanisce. L’essere umano è un’invocazione, che a volte diventa grido, spesso trattenuto", dice Francesco.
"Tutti sperimentiamo, in un momento o nell’altro della nostra esistenza, il tempo della malinconia, della solitudine - commenta Francesco - La Bibbia non si vergogna di mostrare la condizione umana segnata dalla malattia, dalle ingiustizie, dal tradimento degli amici, o dalla minaccia dei nemici. A volte sembra che tutto crolli, che la vita vissuta finora sia stata vana".
Per il Pontefice "la preghiera apre squarci di luce nelle tenebre più fitte".
"Non siamo i soli a pregare - rassicura il Papa - in questo sterminato universo: ogni frammento del creato porta inscritto il desiderio di Dio. Non dobbiamo scandalizzarci se sentiamo il bisogno di pregare soprattutto quando siamo nella necessità. È vero: dovremmo imparare a farlo anche nei tempi felici; ringraziare Dio per ogni cosa che ci è data, e non ritenere nulla come scontato o dovuto: tutto è grazia".
"Tanti di noi abbiamo vergogna di chiedere aiuto, non dobbiamo avere vergogna di pregare, è il grido del cuore verso Dio che è Padre", dice a braccio Francesco.