Città del Vaticano , lunedì, 7. dicembre, 2020 15:00 (ACI Stampa).
Papa Francesco con un Motu proprio che modifica il Codice per le Chiese Orientali ribadisce la priorità della Santa Sede nell’assenso a nuove forme di vita religiosa. Un provvedimento che uniforma il codice orientale a quello latino.
La Lettera apostolica in forma di Motu proprio Ab initio, è analoga a quella dello scorso 4 novembre, Authenticum charismatis, col quale Papa Francesco aveva disciplinato la stessa materia per ciò che riguarda il Codice di Diritto canonico della Chiesa latina.
“La Chiesa- si legge nel testo del Papa- accoglie le diverse forme di vita consacrata come manifestazione della ricchezza dei doni dello Spirito Santo; l’autorità ecclesiastica, specialmente i Pastori delle Chiese particolari, interpreta i consigli, ne regola la pratica e, a partire da essi, costituisce forme stabili di vita, evitando che “sorgano imprudentemente istituti inutili o sprovvisti di sufficiente vigore” (Decreto Perfectae caritatis, 19).
Alla Sede Apostolica compete sia di accompagnare i Pastori nel processo di discernimento che conduce al riconoscimento ecclesiale di un nuovo Istituto o di una nuova Società di diritto eparchiale, sia l’ultimo giudizio per saggiare l’autenticità della finalità ispiratrice”.
Ecco una traduzione di lavoro dei due nuovi canoni: