Acireale , lunedì, 7. dicembre, 2020 11:00 (ACI Stampa).
L’assassinio di fratel Leonardo Grasso, 78 anni, il camilliano che aveva fondato ed era responsabile di una comunità di assistenza per malati di AIDS in provincia di Catania, lascia “sgomenti, siamo nel dolore”, ha detto il vescovo di Acireale Antonino Raspanti. Il quale ha anche aggiunto che “Fra Leonardo è sempre stato l’anima di questa opera, di questa bella casa, tantissime persone sono passate da qui, alcune sono rimaste dentro per anni”.
La casa è la “Tenda di San Camillo”, che don Leonardo Grasso dirigeva. È lì che ha trovato la morte, in un incendio appiccato da uno dei sei ospiti della comunità lo scorso 5 dicembre. Incendio che sembra essere parte di una strategia di uno degli ospiti per coprire l’omicidio del frate, sul cui corpo sono stati trovati segni di percosse.
“Fra Leonardo – ha continuato il vescovo di Acireale - si è sempre dedicato con trasporto, con passione a queste persone che attraversano momenti difficili e che a volte sono aggressive", ha concluso il vescovo”.
Ancora i contorni della vicenda sono poco chiari. Forse c’erano delle situazioni personali. È certo, però, che il rogo sia stato doloso.
La Tenda di San Camillo si trovava a Riposto, in provincia di Catania, ma nel territorio della diocesi di Acireale. Fratel Leonardo Grasso la aveva fondata e ne era il cordinatore.