Tbilisi , giovedì, 3. dicembre, 2020 14:00 (ACI Stampa).
Una peregrinatio della statua della Madonna di Fatima, cui è consacrato l’anno pastorale, per tutte e 35 le parrocchie della nazione: la piccola Chiesa cattolica in Georgia ha consacrato quest’anno pastorale alla Madonna di Fatima, in un momento difficile in cui le restrizioni del coronavirus hanno impedito le celebrazioni, e in una situazione a volte discriminatoria, dato che l’ortodossia è considerata religione nazionale.
Sebbene in Georgia, infatti, ci sia un clima di dialogo tra le fedi rivendicato dall’ agenzia di Stato per gli Affari religiosi che si occupa proprio dei temi religiosi, e che stila un rapporto annuale. In occasione della presentazione del rapporto annuale dell’agenzia, lo scorso febbraio, Zasa Vashamadze, presidente dell’agenzia, ha lodato il lavoro in favore delle minoranze religiose, sottolineato che, sebbene il governo non sia tenuto a farlo, sta restituendo molte proprietà religiose, e ha notato come alla Chiesa cattolica sia stato concesso un terreno per la costruzione di una chiesa a Rustavi.
In realtà, la costruzione di questa chiesa ha vissuto molti alti e bassi, è stata oggetto di un ricorso ed è stata infine costruita in un luogo diverso da quello originariamente pensato. Simbolicamente, quando Papa Francesco visitò la Georgia nel 2016, attraversò la porta santa della erigenda chiesa, in realtà costruita sul terreno in cui la chiesa sarebbe dovuta sorgere, ma senza mura.
È proprio in nome della comprensione reciproca e del dialogo che si terrà la peregrinatio della Vergine pellegrina, con l’idea anche di offrire una serie di nuove iniziative, a partire dai progetti della Commissione Famiglia della Chiesa Cattolica Georgiana, che includono incontri sulle Sacre Scritture, incontri di preparazione alla famiglia e al matrimonio, un campo estivo per le giovani coppie.
Si tratta di un modo di consapevolizzare le famiglie e renderle parte integrante della missione della Chiesa stessa.