Città del Vaticano , mercoledì, 2. dicembre, 2020 9:33 (ACI Stampa).
Nell'Udienza Generale di oggi dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico, Papa Francesco, continuando il ciclo di catechesi sulla preghiera, incentra la sua meditazione sul tema “La benedizione”. "Nei racconti della creazione Dio continuamente benedice la vita. Benedice gli animali, benedice l’uomo e la donna, infine benedice il sabato, giorno del riposo e del godimento di tutta la creazione . Nelle prime pagine della Bibbia è un continuo ripetersi di benedizioni", dice Francesco.
"Presto si scopre che la benedizione possiede una forza speciale, che accompagna per tutta la vita chi la riceve, e dispone il cuore dell’uomo a lasciarsi cambiare da Dio", rassicura il Papa.
"La speranza del mondo risiede completamente nella benedizione di Dio - afferma il Pontefice - Lui continua a volerci-bene, Lui per primo, come dice il poeta Péguy, continua a sperare il nostro bene. La grande benedizione di Dio è Gesù Cristo."
"Non c’è peccato che possa cancellare completamente l’immagine del Cristo presente in ciascuno di noi. La può deturpare, ma non sottrarla alla misericordia di Dio. Un peccatore può rimanere nei suoi errori per tanto tempo, ma Dio pazienta fino all’ultimo, sperando che alla fine quel cuore si apra e cambi. Dio è come un buon padre e come una buona madre: non smettono mai di amare il loro figlio, per quanto possa sbagliare", dice il Papa.
"Mi viene in mente la gente che fa la coda per entrare in carcere e tante mamma che facevano la coda per vedere il figlio carcerato, loro non hanno vergogna di questo, è più importante il figlio della vergogna, siamo più importanti noi, lui ci ha benedetto per sempre", dice a braccio il Papa.
Francesco poi commenta che "un’esperienza forte è quella di leggere questi testi biblici di benedizione in un carcere, o in una comunità di recupero".