Città del Vaticano , lunedì, 30. novembre, 2020 20:35 (ACI Stampa).
Partire dalla realtà, conoscere la storia, vivere nella città curare le persone: sono queste le tre basi per costruire una nuova giustizia sociale secondo Papa Francesco. In un videomessaggio alla Conferenza Internazionale dei giudici membri dei Comitati dei Diritti Sociali di Africa e America, Papa Francesco ribadisce alcuni dei temi che sono alla base del suo pensiero sociale e che sono stati ribaditi nella Fratelli Tutti. Dal diritto alla proprietà che non è assoluto all’esaltazione dei movimenti sociali, perché “non c’è giustizia sociale che possa essere derivata sulla disuguaglianza”.
La conferenza a cui si rivolge il Papa mette insieme giudici da Africa e America, e si tiene oggi e domani sul tema “La costruzione dei diritti sociali. Verso la piena applicazione dei diritti fondamentali delle persone in condizioni di vulnerabilità. A loro, Papa Francesco rivolge prima un indirizzo di saluto e poi una riflessione.
Nel suo saluto, il Papa si rallegra per l’iniziativa, e ricorda che c’è stata già una riunione simile, in Casina Pio IV, nella Pontificia Accademia delle Scienze, ribadendo che quei giudici, così come i movimenti sociali sono “poeti”, perché hanno bisogno di “contemplare, pensare, estendere la musica della realtà e plasmarla con le parole”, e così sono i giudici di fronte a questa possibilità.
A loro, Papa Francesco ricorda che “quando una giustizia è realmente giusta, questa giustizia rende felici i popoli e dà dignità ai loro abitanti”, e nessuna sentenza è giusta se “quello che produce è più diseguaglianza, se quello che produce è maggiore perdita di diritti, indegnità e violenza”.
Nella sua riflessione, il Papa mette in luce quelle che secondo lui sono le basi su cui dovrebbe poggiare “una revisione concettuale completa e sociale”.