Città del Vaticano , domenica, 29. novembre, 2020 12:13 (ACI Stampa).
È la prima domenica di Avvento, e comincia il tempo dell’attesa del Signore. E questa “attesa fiduciosa” è il principale antidoto contro il pessimismo che sembra attanagliarci, ancora di più durante questo tempo di pandemia.
Dopo aver celebrato messa con i nuovi cardinali (gli unici a concelebrare, mentre partecipavano gli altri cardinali arrivati per il concistoro), Papa Francesco commenta le letture del giorno prima della preghiera dell’Angelus, affacciato dalla finestra del suo studio su una piazza San Pietro vittima di una giornata uggiosa.
Con l’Avvento – spiega Papa Francesco – “la Chiesa scandisce il corso del tempo e la celebrazione dei principali eventi della vita di Gesù e della storia della salvezza”, e la liturgia di oggi – “vegliate dunque”, l’ammonimento di Gesù – ci “invita a vivere il primo tempo forte dell’Anno Liturgico.
Papa Francesco parte dalla lettera di San Paolo ai Corinzi, in cui chiede di “concentrare l’attenzione sull’incontro con la persona di Gesù, che verrà alla fine del mondo e che viene ogni giorno, perché, con la sua grazia, possiamo compiere il bene nella nostra vita e in quella degli altri”.
Papa Francesco ricorda che “il nostro Dio è il Dio che viene”, e “non delude la nostra attesa”. "Ci farà aspettare, forse, ci farà passare qualche momento nel buio, ma mai delude. È sempre accanto a noi. Alle volte non si fa vedere, ma sempre viene", chiosa il Papa.