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Padre Sossio Lupoli, un amico di Sant'Alfonso Maria de Liguori

Il religioso fu consultore generale e superiore di una delle prime comunità redentoriste

Sant'Alfonso M. de Liguori |  | pubblico dominio Sant'Alfonso M. de Liguori | | pubblico dominio

Generalmente si ricordano i santi o meglio tutti quelli che lasciano un segno, nella storia dell'umanità. Scrittori, poeti, artisti, letterati e giuristi ed alle volte anche amici dei santi vengono ricordati, dalle pagine impolverate del tempo, per essere riscoperti. Ciò è avvenuto anche per padre Sossio Lupoli (1744-1831).

Nativo di Frattamaggiore, redentorista ed amico di Sant'Alfonso Maria de Liguori, con la sua attività contribuì all'edificazione dell'Istituto redentorista.

Nato da una famiglia, che aveva avuto diversi prelati, ebbe familiarità con il santo vescovo di cui ne fu testimone fedele.

Fu un autentico redentorista della prima ora, conquistato dall'ideale missionario, appreso alla scuola del grande teologo napoletano.

La Congregazione del Santissimo Redentore, all'iniziò, visse il proprio carisma guardando alle necessità del popolo e della gente  più abbandonata.

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Da quel 9 novembre 1732, giorno della fondazione, Sant'Alfonso si impegnò nel portare la parola del vangelo, nei luoghi nei quali non era giunta.

Padre Lupoli prese parte a tutto ciò, vivendo di quanto era descritto nella Regola.

Fu superiore del Collegio di Scifelli di Veroli, aperto dal santo, e consultore generale della novella istituzione.

Per il suo contributo al riconoscimento, da parte della Santa Sede, della Regola, nella sala del Capitolo di quella comunità, è ancora esposto un ritratto del religioso.

Tanto amò il carisma alfonsiano da portare nell'Istituto missionario anche il nipote padre Raffaele Lupoli (1767-1827).

Quest'ultimo, per volontà del Pontefice, fu dispensato dall'osservanza delle Regola per divenire nel 1818 vescovo di Larino.

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Spirò al mondo con il pensiero di Dio, grato di aver preso parte alla fondazione della famiglia redentorista, voluta da Sant'Alfonso per l'edificazione di quelli che, ancora, non avevano incontrato il Cristo sulla loro strada.