Filadelfia , domenica, 27. settembre, 2015 3:47 (ACI Stampa).
Un grande viale illuminato tra gli alberi, sullo sfondo il palco dell’incontro mondiale delle famiglia. Centinaia di migliaia, di ogni parte del mondo, che per ore hanno atteso il Papa seguendo canti e preghiere. Poi, scesa la notte, ecco la veglia, che di fatto è anche uno spettacolo. Ma sopratutto una occasione di testimonianze.
C’è una famiglia per ogni continente e ognuno racconta le sua difficoltà. Una famiglia ucraina con un figlio handicappato, una famiglia siriana con i drammi della guerra, una famiglia tutta americana con tanti figli, una nigeriana che per avere figli ha molto sofferto e una coppia argentina che celebra i 60 anni di vita comune e che ha lasciato la patria per sfuggire alla dittatura. Ci sono i canti, Areta Franklin con Amazing Grace, Andrea Bocelli con il Padre Nostro c’è la figlia di Gianna Berretta Molla che legge una lettera della madre.
Il Papa ascolta, attento, prende appunti, abbraccia tutti i testimoni. Poi prende la parola.
Una riflessione a braccio sulla famiglia, sulla bellezza la verità e l’amore della famiglia
“La bellezza ci porta a Dio e una vera testimonianza ci porta a Dio” dice il Papa “e una testimonianza data per servire è una cosa buona e ci rende buoni perché Dio è bontà, tutto ciò che è bello ci porta Dio.” E aggiunge: “voi siete una testimonianza che vale la pena la vita in famiglia e che una società cresce forte bella buona ed autentica se si edifica sulla base della famiglia.”