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Coronavirus, l’arcivescovo Boccardo ricoverato al Gemelli

Per una sospetta infiammazione da COVID, cui era risultato positivo l’arcivescovo di Spoleto-Norcia è stato ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma

Arcivescovo Renato Boccardo | Arcivescovo Renato Boccardo di Spoleto-Norcia | YouTube Arcivescovo Renato Boccardo | Arcivescovo Renato Boccardo di Spoleto-Norcia | YouTube

L’arcivescovo Renato Boccardo di Spoleto-Norcia, presidente della Conferenza Episcopale umbra, è stato ricoverato al Gemelli di Roma per “sospetta infiammazione virale da COVID 19”. Ne dà notizia l’Ufficio Stampa diocesano.

Nella nota dell’ufficio stampa, si rimarca che l’arcivescovo “iscritto al Fondo assistenza sanitaria dello Stato Città del Vaticano”, è ora “seguito con le cure del caso”.

Spiega ancora la nota che l’arcivescovo era risultato “positivo asintomatico al coronavirus la settimana scorsa”, ma che da qualche giorno aveva “una persistente febbre”.

L’arcivescovo – continua la nota stampa – “ringrazia vivamente tutti coloro che in questi giorni gli sono stati vicino con i messaggi, il pensiero e la preghiera e affida se stesso e tutti coloro che soffrono alla misericordia di Dio e all’intercessione dei fratelli e sorelle nella fede”.

L’arcivescovo Boccardo guida l’arcidiocesi di Spoleto-Norcia dal 2009. Prima, aveva avuto una lunga carriera vaticana, prima come diplomatico nelle rappresentanze pontificie di Bolivia, Camerun e Francia, e poi in Curia, al Pontificio Consiglio per i Laici come responsabile della sezione giovani; come capo del protocollo della Segreteria di Stato e organizzatore dei viaggi papali; come segretario del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali; e come segretario generale del Governatorato di Stato di Città del Vaticano.

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