Roma , sabato, 14. novembre, 2020 10:00 (ACI Stampa).
E’ tratto dal libro del Siracide il tema, scelto da Papa Francesco per la Giornata Mondiale dei Poveri. Il monito “Tendi la tua mano al povero” è l’invito che viene oggi rivolto a tutti ed è un tema di “grande attualità che non può lasciare nell’indifferenza nessuno”, scrivono i vescovi di Piemonte e Valle d’Aosta.
In questi mesi, anche il tempo di pandemia ha fatto “emergere nuove povertà vicino a noi. I centri della Caritas ed altri enti di assistenza hanno incrociato nuove richieste di aiuto, alcune inaspettate. Le nostre comunità cristiane non possono essere insensibili a queste grida di dolore”, si legge nel messaggio evidenziando che sono state scoperte le fragilità dei “nostri ambienti ed il flebile equilibrio della nostra terra.
La tecnologia, fine a sé stessa, ci ha distolti dall’attenzione verso coloro che facevano fatica e vedevano spegnersi le loro risorse. Vi sono state vere iniziative di solidarietà che hanno coinvolto giovani e meno giovani in gesti di vero amore. Guai se rimangono un puro ricordo o eventi isolati”. I poveri sono i nostri “padronissimi”, come diceva San Giuseppe Benedetto Cottolengo, il grande santo della carità scaturito proprio dalla terra piemontese: “accorgerci della loro presenza ci obbliga a maggiori condivisioni di tempo, di spazi, di denaro, di cose, di attenzioni e di gesti”.
Per questa giornata tante le iniziative e anche i messaggi dei vescovi italiani. Il vescovo di Frosinone-Veroli-Ferentino, Ambrogio Spreafico, rivolgendosi ai sacerdoti, alle religiose e ai laici scrive di conoscere “lo sforzo che ogni nostra realtà, parrocchiale e associativa, sta compiendo per venire incontro alle necessità di tanta gente, e, mentre vi ringrazio, vi incoraggio a moltiplicare ogni sforzo perché nessuno sia privato di un gesto di amore, di vicinanza e di condivisione. Ma soprattutto – scrive il presule - affidiamoci alla preghiera costante e insistente, perché cessi questo tempo difficile, mentre affidiamo al Signore, per intercessione della Vergine Maria e dei nostri Santi Patroni, i malati e coloro che li curano, gli anziani e i più deboli, i poveri e i bisognosi, perché tutti siano protetti dalla misericordia di Dio”.
Mons. Spreafico presiederà la Messa delle ore 11:00 in Cattedrale, a Frosinone. Diverse sono le iniziative pensate dalle parrocchie: pur non potendo organizzare momenti conviviali da condividere con le famiglie bisognose, in osservanza delle norme anticontagio, si promuoveranno raccolte di generi alimentari e segni di fraternità durante le giornate di sabato e domenica. Le parole del Papa ci invitano ad “accrescere la sensibilità del cuore per accorgerci delle necessità dei fratelli ed esprimere nei loro confronti gesti di amore, di prossimità e di solidarietà”, scrive il vescovo di Patti, Guglielmo Giombanco: “quando facciamo la spesa pensiamo a chi manca del necessario e doniamo quello che possiamo. La solidarietà fraterna ci aiuterà ad affrontare con fiducia questo tempo difficile di pandemia e a superarlo con l’aiuto vicendevole”. Da qui l’invito ad intensificare la raccolta di beni di prima necessità per aiutare famiglie in difficoltà attraverso “Ceste di solidarietà” poste dinanzi all’altare come segno di condivisione con i fratelli più poveri.